Di Maio a RTL 102.5, non voglio sentir parlare di manovre correttive

Di Maio a RTL 102.5, non voglio sentir parlare di manovre correttive

Di Maio a RTL 102.5, non voglio sentir parlare di manovre correttive


11 giugno 2019, ore 09:18

Il vice Premier ospite di Non Stop News: "Obiettivo della prossima legge di bilancio è ridurre tasse e aumentare stipendi. Alitalia settimana decisiva, revoco incentivi a Whirpool. Il M5S deve darsi delle strutture"​

"Ormai sono sei anni che ogni cosa che succede nel movimento è sempre colpa di Di Maio, ormai la prendo con filosofia. Poi, con sincerità, il Movimento così com’è, così come non è strutturato e organizzato, non può andare avanti se non si dà un radicale cambiamento alla sua struttura organizzativa. Perché è bellissimo dire ‘non abbiamo una struttura, non abbiamo un’organizzazione’, quindi succede che ogni cosa la decide il capo politico ma poi quando non va bene qualcosa l’unico destinatario delle accuse sono io come capo politico del Movimento. Così non può funzionare e per questo adesso non è più rinviabile il processo di riorganizzazione interna per cui, se in una Regione ci sono delle persone che chiedono aiuto, non è che devono avere il numero di Luigi Di Maio per riuscire a intercettare il M5S. Dobbiamo avere referenti regionali e nazionali per temi organizzativi che comincino a far funzionare meglio il Movimento sul territorio, ma soprattutto con gente che si prende le responsabilità. Perché è bellissimo andare sui giornali, pontificare su cosa bisogna cambiare, ma qui qualcuno deve cominciare a prendersi anche le responsabilità". Così Luigi Di Maio ha risposto alla domanda sull'irriconoscenza manifestata da alcuni parlamentari del Movimento 5 Stelle nei suoi confronti. Il vice Presidente del Consiglio è stato poi interpellato sulla procedura di infrazione e sulla legge di bilancio di fine anno: "Deve aumentare gli stipendi e abbassare le tasse. l’aumento degli stipendi lo produrrò con il salario minimo, ma non solo, perché dobbiamo abbassare il costo sul lavoro delle imprese. Dobbiamo abbassare le tasse perché oggi un pensionato spende il 70% della sua pensione in un anno in bollette per la spazzatura, in tariffe per l’energia, in tariffe per il gas, per l’acqua. Dobbiamo fissare l’obiettivo che non credo sia andare contro l’UE, ma abbassare le tasse e migliorare la condizione degli stipendi degli italiani. Per ottenere quell’obiettivo ci vorrà un dialogo con la UE ma anche prese di posizioni ferme. Vedo che i giornali stamattina mi mettono contro il Presidente Conte – leggo “Nasce l’asse Salvini – Di Maio contro Conte” – ma nessuno riuscirà a mettermi contro il Presidente Conte perché è una persona che ha sempre portato avanti le battaglie in UE quest’anno con il Governo Italiano e continueremo a farlo. Detto questo, siamo un contributore netto dell’UE ? Sì, diamo più soldi di quelli che riceviamo, questo è un tema che dovremo far valere visto che si sta facendo il nuovo bilancio dell’UE e l’Italia ha il diritto di veto su quel bilancio. Quello è un altro potere contrattuale che abbiamo per ottenere il bene degli italiani, a me non interessa andare allo scontro con l’UE, bisogna però ottenere i risultati per i cittadini italiani, altrimenti faremmo come tutti gli altri che dicevano ‘Scusate, l’Europa non ce lo consente’ o addirittura ‘L’Europa ce lo chiede, per me di manovre correttive non si deve nemmeno parlare’. In questo momento lavoriamo alla nuova legge di bilancio e mettiamoci dentro le cose che servono agli italiani e mi aspetto che sul salario minimo, visto che comunque ci sono delle aperture, da oggi si cominci a lavorare molto meglio in commissione al Senato dove c’è la proposta di legge che porta a 9 euro all’ora minimo tutti gli stipendi, dobbiamo mettere fuori legge gli stipendi da 2 o 3 euro all’ora". Infine, sul caso Whirlpool: "Non ha tenuto fede ai patti, è un’azienda che ha firmato un accordo dicendo che teneva aperti gli stabilimenti in Italia e dopo sei mesi si è rimangiata la parola e dice di voler chiudere lo stabilimento di Napoli. Oggi firmerò una direttiva ministeriale che revoca tutti gli incentivi revocabili a questa azienda, circa 15 milioni di euro - ne hanno avuti 50 milioni dal 2014 a oggi – perché ci dobbiamo far rispettare. Se vieni in Italia e prendi i soldi dello Stato non è che poi te ne vai quando vuoi o chiudi gli stabilimenti tenendo un atteggiamento contrario dei patti e oggi firmerò la direttiva che toglierà gli incentivi a Whirlpool così vediamo se vengono a miti consiglio, visto che mercoledì abbiamo un tavolo al Ministero". Di seguito il video integrale dell'intervista.

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