Diodato a RTL 102.5: "Il desiderio per il 2021 è che si torni tutti a vivere un po' di normalità"

Diodato a RTL 102.5: "Il desiderio per il 2021 è che si torni tutti a vivere un po' di normalità"

Diodato a RTL 102.5: "Il desiderio per il 2021 è che si torni tutti a vivere un po' di normalità"


09 dicembre 2020, ore 19:05 , agg. alle 16:39

Diodato è stato oggi ospite in collegamento in The Flight per parlarci di questo anno appena trascorso, infausto per gli avvenimenti ma straordinario per la sua carriera

Il 2020 è stato per tutti uno degli anni più bui di sempre. Certe immagini e certi ricordi rimarranno per sempre nella nostra mente, e adesso che l’anno sta per finire, si cerca di guardare con speranza al 2021, che sia l’anno della ripartenza vera e propria in tutti i sensi. Il 2020 per Diodato ha senza dubbio un’altra faccia. Certo, rimane umanamente un anno terribile ma è stato anche l’anno che lo ha consacrato definitivamente e che gli ha permesso di ritagliarsi una fetta importante nella scena musicale italiana. Oggi è stato ospite in collegamento in The Flight per raccontarci come ha vissuto questo anno.

L'anno di successi di Diodato

Diodato, nel 2020, ha vinto tutto quello che si poteva vincere. È l’unico artista italiano ad aver vinto nello stesso anno il Festival di Sanremo con “Fai Rumore” (certificato doppio disco di Platino), il Premio della critica Mia Martini, il Premio Sala Stampa Radio Tv e Web e il Premio Lunezia, il David di Donatello, i Nastri d’Argento e il Ciak d’Oro del pubblico con il brano “Che vita Meravigliosa” come “Migliore canzone originale”. È stato anche il primo artista musicale ad aver aperto la Cerimonia di chiusura della 77esima edizione Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia esibendosi live insieme a Rodrigo D’Erasmo in uno dei brani più celebri del suo repertorio, “Adesso”. Infine, recentemente agli MTV Europe Music Awards Diodato ha trionfato come “Best Italian Act”. “Artisticamente è stato un anno pazzesco”, ci confessa Diodato. “Umanamente l’ho vissuto anch’io tra i vari lockdown e situazioni complicate, ma devo dire che è stato un anno che mi ha riservato tanti riconoscimenti ma soprattutto tantissimo amore da parte della gente, questo è il regalo più grande. È talmente grande ciò che è accaduto”, prosegue Diodato, “che non ho minimamente pensato al fatto che visto quello che ho ricevuto avrei potuto effettivamente spaccare tutto. La vita in questo anno mi ha riservato tantissimo. È stato un anno straordinario, in tutti i sensi”.  

"È stato un tour che ha ripercorso la spina dorsale della mia esistenza

Diodato, come tutti gli artisti, aveva dei piani ben precisi per quest’estate: portare in tour il suo nuovo album, “Che vita meravigliosa”, e ricevere dal vivo l’affetto che le persone gli avevano trasmesso a Sanremo. Ma sappiamo tutti che questi piani sono tutti saltati. In ogni caso, Diodato non ha voluto darsi per vinto e ha realizzato un tour che fosse un’alternativa giusta per questo periodo storico. “Avevo tantissima voglia di suonare dal vivo”, racconta, “abbiamo cercato dei luoghi in cui fosse ancor più potente la riconnessione, questa voglia di riunirsi che avevano tutti. Luoghi che inevitabilmente mettevano lo spettatore a contatto con la natura, dopo tutto il tempo speso chiuso in casa. Sono partito suonando a 2000 metri di altezza, ad Aosta, città in cui sono nato e in cui non ero mai tornato, è stata la musica a portarmici di nuovo. Poi Roma, città in cui sono cresciuto artisticamente. Milano, la città in cui vivo adesso, per passare da Taormina, Tarvisio, Taranto, città in cui sono cresciuto. Oltre che un tour musicale, è stato un tour che ripercorreva la spina dorsale della mia esistenza”.  

Qual è il desiderio per il 2021?

Arrivati al termine di questo anno infausto ma comunque favorevole per la carriera di Diodato, qual è il desiderio per il 2021? “Io credo che mai come quest’anno”, risponde Diodato, “il desiderio sarà comune: tutti vorremo che il 2021 sia un anno che umanamente ci permetta di tornare ad un pò di normalità. Forse anche con delle intenzioni e consapevolezze diverse, perché questo momento di difficoltà ci sta mettendo alla prova e ci sta facendo capire tante cose. Spero si riparta con un piglio diverso”.


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