Donald Trump è ancora indeciso, lascio o non lascio, la cronaca di un'altra giornata senza certezze

Donald Trump è ancora indeciso, lascio o non lascio, la cronaca di un'altra giornata senza certezze

Donald Trump è ancora indeciso, lascio o non lascio, la cronaca di un'altra giornata senza certezze


27 novembre 2020, ore 20:30

Se il collegio elettorale certificherà la vittoria lascio. Poi il dietrofront. Biden deve dimostrare che i suoi ridicoli 80 milioni di voti non sono illegali, altrimenti non entrerà alla Casa Bianca.

Pare che Donald Trump si sia convinto. Forse non si incatenerà alla cancellata della Casa Bianca per non lasciarla. Non chiamerà la Guardia Nazionale a difesa delle mura. Forse. Stanotte, ora italiana, Trump aveva annunciato che se il collegio elettorale certificherà la vittoria di Joe Biden lascerà la Casa Bianca. Stasera già un dietro front. "Biden puo' entrare alla Casa Bianca come presidente solo se dimostra che i suoi ridicoli '80milioni di voti' non sono stati ottenuti in modo fraudolento o illegale”. Come dire, il giorno e la notte. L’onere della prova è ribaltato. Tutto questo accade su Twitter, uno dei principali mezzi con il quale il presidente comunica. Social media che oggi è finito di nuovo nella bufera. Provate ad indovinare chi lo ha attaccato? Donald Trump.

Trump attacca Twitter

"Per scopi di sicurezza nazionale, si deve mettere fine immediatamente fine alla sezione 230" ha detto il presidente degli Stai Uniti che ha di nuovo chiesto l'abolizione della normativa che garantisce l'immunità ai giganti del web per i contenuti di terzi. Nel mirino in particolare, appunto c’è Twitter, reo ai suoi occhi di alimentare "falsi trends" e di "discriminare" i conservatori. O di bandirli e di "silenziare la verita'" lavorando insieme alle fake news, come nel caso del senatore repubblicano della Pennsylvania Doug Mastriano, impegnato nella battaglia sui brogli elettorali. L’accusa finale poi è la seguente; "Questo è quello che fanno i Paesi comunisti". Insomma una volta, negli anni ’30, Franklin Delano Roosvelt si rivolgeva ai suoi concittadini tramite la radio di fronte al caminetto, ed erano i famosi “Discorsi del caminetto”, oggi il presidente uscente, si spella le dita twittando in modo quasi compulsivo. Ed è come se Roosvelt, parlando alla radio, avesse detto che la radio fa schifo. Ma c'è stato un altro fronte social in queste ore.

Trump e la mini-scrivania, ironia sui social

Oggi la mini scrivania dietro la quale il presidente Trump ha tenuto una conferenza stampa nel giorno del Ringraziamento sta sbancando sui social scatenando l'ironia della rete per le sue ridotte dimensioni. In rapporto alla corporatura di Trump, che non è proprio un piccoletto, le misure della scrivania presidenziale sembrano infatti quelle di un banchetto scolastico oppure, come qualcuno ha sarcasticamente commentato su Twitter, quelle del tavolino dove di solito vengono fatti sedere i più piccoli durante i pranzi in famiglia. "Forse se ti comporti bene - si legge nel post - se la smetti di mentire nel tentativo di compromettere un'elezione giusta e inizi a pensare al bene del paese invece di piagnucolare per quanto sei stato trattato ingiustamente, sarai invitato a sedere alla tavola dei ragazzi grandi". Oppure, ancora: "Guardate cosa ha avuto Trump per Natale: 'la mini scrivania da gioco. Sono ancora presidente della Fisher Price'. Dove la Fisher Price è un’importante azienda americana che produce giochi per bambini e neonati. Detto delle schermaglie sui social, è arrivata da Trump una buona notizia. La consegna del vaccino anti-Covid, ha detto il presidente uscente, inizierà, negli Stati Uniti, la prossima settimana. I primi a riceverlo saranno il personale sanitario e gli anziani.


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