Dopo gli anni del Covid, l'estate 2022 sarà quella della ripartenza del turismo in Italia

Dopo gli anni del Covid, l'estate 2022 sarà quella della ripartenza del turismo in Italia

Dopo gli anni del Covid, l'estate 2022 sarà quella della ripartenza del turismo in Italia


14 maggio 2022, ore 12:10 , agg. alle 12:31

A tracciare un quadro della situazione nel nostro Paese è stato il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, nel corso della 72/esima assemblea nazionale degli albergatori italiani che si svolge a Parma. Secondo Bocca nel 2021 la spesa dei viaggiatori stranieri in Italia è diminuita del 50,9% rispetto al 2019

Gli albergatori italiani guardano all’estate per la ripartenza del turismo, dopo per forti perdite registrate da tutto il comparto negli ultimi anni. E’ quanto è emerso alla 72/esima assemblea degli albergatori italiani che si tiene a Parma alla presenza del ministro del turismo, Massimo Garavaglia. A tracciare un quadro di quanto successo nel biennio che ci siamo lasciati alle spalle è stato il presidente della Federalberghi, Bernabò Bocca: "Nel 2021 la spesa dei viaggiatori stranieri in Italia e' diminuita di oltre 22,5 miliardi di euro, con un calo del 50,9% rispetto al 2019 – ha dichiarato Bocca - Sottolineo che i dati citati riflettono la media nazionale e che ci sono località e imprese in cui la perdita è molto più consistente. Con l'inizio del nuovo anno, purtroppo, la situazione è ulteriormente peggiorata". "All'interno del settore turismo, le strutture turistico ricettive e termali - dice ancora Bocca - sono quelle che continuano a pagare il prezzo più alto. Nel 2019 il valore aggiunto dei servizi di alloggio era stato pari a 27 miliardi di euro, facendo segnare un incremento del 32% rispetto ai 20,4 miliardi del 2013. Con ogni probabilità, la crescita si sarebbe ulteriormente rafforzata se non fosse comparsa la pandemia".

L'estate della ripartenza

 Per il presidente di Federalberghi i dati relativi alle prenotazioni per l’estate fanno ben sperare: “Abbiamo il ritorno di parte del turismo straniero anche nelle citta' d'arte, soprattutto americano, ma il dato più importante è quello degli italiani. Gli italiani fanno vacanze e restano in Italia. Questo è un motivo per noi di vanto e orgoglio". Bocca ha anche sottolineato che, viste le conseguenze del conflitto in Ucraina, inevitabilmente bisognerà fare a meno del turismo russo, ma mancheranno all’appello anche i viaggiatori da Cina, Taiwan, Corea e Giappone. Anche per questo si punterà a compensare con la maggiore presenza degli americani.

"Revenge Tourism"

A guardare con ottimismo ai mesi che arrivano anche il ministro per il turismo, Massimo Garavaglia: “Tolto il tappo, abbiamo tanta tanta voglia d'Italia tra i turisti del mondo. Una sorta di 'revenge tourism' come dice Roberta Garibaldi dell'Enit". Ha scherzato Garavaglia. “Dai primi dati – ha aggiunto Garavaglia - notiamo che su aprile maggio e giugno l'Italia ha un tasso di riempimento delle strutture ricettive di 10 punti superiore alla Spagna, nostro tradizionale competitor. E questa e' un ottima notizia. Non si vedeva da anni, c'e' un rimbalzo ma dobbiamo renderlo strutturale


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