E' giallo sull'ora della morte di Diego Armando Maradona, poco chiara anche la presenza di un'infermiera in casa

E' giallo sull'ora della morte di Diego Armando Maradona, poco chiara anche la presenza di un'infermiera in casa

E' giallo sull'ora della morte di Diego Armando Maradona, poco chiara anche la presenza di un'infermiera in casa


28 novembre 2020, ore 20:00

Dall'Argentina arrivano nuove indiscrezioni sulle circostanze della morte del Pibe de Oro lo scorso 25 novembre.

In Argentina non si placano discussioni e polemiche sulla morte di Diego Armando Maradona, che ha avuto un arresto cardiaco nella sua casa di Buenos Aires lo scorso mercoledì.


L'ora della morte

La versione online del quotidiano argentino El Dia ha diffuso l'audio della chiamata ai soccorritori di Leopoldo Luque, medico personale di Maradona, che lo aveva operato per un ematoma al cervello. L'uomo non ha specificato chi fosse il paziente. Questo il contenuto della telefonata: "Ciao, c'è una persona che da quanto mi dicono è in arresto cardiorespiratorio. Un dottore lo sta assistendo. E' un uomo di 60 anni". 


Il presunto ritardo dell'ambulanza

La telefonata di Leopoldo Luque è partita alle 12.16 del giorno in cui è morto Maradona. La prima ambulanza è arrivata alle 12.28. Questo sconfessa la denuncia dell'avvocato del campione, Matias Morla, che aveva parlato di più di mezz'ora di ritardo nell'intervento dei soccorsi nella casa.


Il giallo dell'infermiera

Ci sono anche altri dubbi, che riguardano un'infermiera che assisteva Maradona, Dahiana Gisela Madrid. La donna ha raccontato di essere stata costretta a firmare una dichiarazione. Nel documento sarebbe stata spinta a dire di aver controllato le condizioni dell'ex fuoriclasse per tutta la mattinata. Pare però che, invece, nessuno avesse verificato come stesse veramente il campione almeno dalle 7.30 alle 12.10 di mercoledì, quando è stato trovato morto proprio dalla Madrid. 


E' spuntato un presunto figlio

Un ragazzo argentino di 19 anni, Santiago Lara, ha presentato un'istanza giudiziaria per chiedere la riesumazione del cadavere di Diego Armando Maradona. Il giovane vuole che dal corpo sia prelevato un campione di Dna che possa provare che Maradona era suo padre. Santiago Lara è figlio della modella Natalia Garat, morta di cancro a soli 23 anni. La donna, malata di tumore ai polmoni, prima di spegnersi disse al suo compagno, Marcelo Lara, che il padre del bambino era Maradona, con cui aveva avuto una breve storia d'amore. "Non ho rivendicazioni finanziarie da fare - ha detto il ragazzo - ma ho il diritto di sapere se veramente è mio padre". Maradona, nel corso della sua vita, ha riconosciuto cinque figli. Per altri tre è in corso un processo di certificazione da parte di due donne a Cuba, dove Maradona si era disintossicato dalla droga. 


A Napoli è ancora lutto

A Napoli anche oggi lutto e omaggio per Maradona nei tre luoghi che sono diventati il simbolo del ricordo del campione: Piazza del Plebiscito, lo stadio San Paolo e i Quartieri Spagnoli. Nella piazza cuore di Napoli è esposta una gigantografia di Maradona e in tanti hanno lasciato fiori e omaggi. Sulla città incombe però anche un'allerta meteo e, proprio per questo, il Comune del capoluogo partenopeo ha iniziato a rimuovere i cimeli lasciati davanti alla curva dello stadio. Tutto viene portato in una sala all'interno dello stadio, dove potrà continuare la processione dei tifosi. Il terzo luogo è un altare nei Quartieri Spagnoli realizzato davanti a un murales che ritrae il Pibe de Oro. Domani anche una delegazione della Roma renderà omaggio a quell'altare prima della partita contro il Napoli.  


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