Elezione del prossimo Presidente della Repubblica, Parlamento in seduta comune convocato lunedì 24

Elezione del prossimo Presidente della Repubblica, Parlamento in seduta comune convocato lunedì 24

Elezione del prossimo Presidente della Repubblica, Parlamento in seduta comune convocato lunedì 24


04 gennaio 2022, ore 16:13

Alle 15 il fischio d’inizio della partita del Quirinale. Gli oltre mille grandi elettori sono chiamati alle urne per scegliere il prossimo presidente della Repubblica. Fico, lavoriamo per garantire la piena sicurezza del voto

La data e l’orario -lunedì 24 gennaio alle 15- sono al momento le uniche due certezze: deputati, senatori e delegati regionali sono convocati per eleggere il prossimo presidente della Repubblica. Il numero uno di Montecitorio Roberto Fico, annunciando la convocazione del Parlamento in seduta comune, ha assicurato che è al lavoro con i questori della Camera per definire l'organizzazione e le misure per garantire la piena sicurezza del voto. Si sta ragionando sull'adozione di misure anti-Covid, così da evitare assembramenti davanti alle urne e ridurre i rischi di contagi. C’è poi il problema dei parlamentari impossibilitati a votare in presenza perché positivi al Covid o in quarantena. Dal Pd Ceccanti ha suggerito, per questi casi, il voto segreto a distanza. Adesso la parola passa ai partiti: i senatori 5 Stelle hanno rilanciato il Mattarella bis, che a più riprese però il presidente ha declinato. Salvini punta a un confronto tra tutti i leader, ma per Letta, Pd, il dibattito è congelato finché il centrodestra lascia sul tavolo il nome di Berlusconi. Intellettuali e artiste, per il dopo Mattarella, vogliono una donna.

QUIRINALE, 1009 GRANDI ELETTORI

Sono 1009 i grandi elettori chiamati ad eleggere il Capo dello Stato: 321 senatori, 630 deputati e 58 delegati regionali, tre per ogni Regione, ad eccezione della Valle d'Aosta che ne ha uno, designati in modo che sia assicurata la rappresentanza delle minoranze. In realtà attualmente il plenum è fermo a 1007 componenti: i senatori sono 320, in attesa che l'Aula del Senato convalidi il subentro del senatore del Pd Fabio Porta a quello del Maie Adriano Cario, dichiarato decaduto. I deputati attualmente in carica sono invece 629, essendo vacante il seggio lasciato libero dal sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ma per domenica 16 gennaio sono state convocate le elezioni suppletive, pertanto il nuovo eletto si aggiungerà al plenum appena verrà proclamato.

CECCANTI, ORA CHE C’E’ LA DATA AVANTI CON LE REGOLE

Il deputato del Pd Stefano Ceccanti, costituzionalista, ha sottolineato che, dopo la convocazione ufficiale del Parlamento, restano da risolvere alcuni nodi cruciali. Il primo è legato alla pandemia, e all’assenza forzata dei parlamentari risultati positivi “va assunto seriamente in primo luogo come obiettivo quello di assicurare il voto di tutti gli aventi diritto perché altrimenti si rischia una rappresentatività ridotta e un innalzamento surrettizio dei quorum che può rendere molto difficoltosa l'elezione". E Ceccanti ha lanciato una proposta, tenendo ben presente che occorre evitare nel modo più rigoroso si crei un focolaio in Parlamento “Niente impedisce che, pur unificando il luogo di scrutinio, i punti di votazione possano essere vari tra Camera e Senato, dato che si tratta solo di un luogo di votazione e non anche di dibattito”.


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