Elezioni, il Terzo Polo all’inseguimento di Forza Italia, e Renzi sfida Berlusconi: “Avremo più voti”

Elezioni, il Terzo Polo all’inseguimento di Forza Italia, e Renzi sfida Berlusconi: “Avremo più voti”

Elezioni, il Terzo Polo all’inseguimento di Forza Italia, e Renzi sfida Berlusconi: “Avremo più voti”


05 settembre 2022, ore 19:30

Intanto il dibattito sulle sanzioni alla Russia continua ad animare la campagna elettorale. Matteo Salvini, segretario del Carroccio, insiste: "Dovevano danneggiare i russi, sarebbe meglio invece proteggere gli italiani e gli europei con un paracadute"

Matteo Renzi lancia la sfida a Silvio Berlusconi: "Sa perfettamente che noi andremo meglio di lui e questo lo fa uscire di testa dalla rabbia. La nostra lista sarà più forte di Forza Italia". Secondo gli ultimi sondaggi, FI si attesta all'8,1%, seguito dal Terzo Polo al 5,2%. E il leader di Azione, Carlo Calenda, ospite a Nsn, pensa al post-voto: "Non farò un'alleanza con il Pd, altrimenti l'avrei fatta prima", ma "vorrei fare un governo di larga coalizione che pacifichi l'Italia".

Le sanzioni

Intanto, il dibattito sulle sanzioni alla Russia continua ad animare la campagna elettorale. Matteo Salvini Lega insiste: "Dovevano danneggiare i russi, sarebbe meglio proteggere gli italiani ed europei con uno scudo, un paracadute". Antonio Tajani, coordinatore di Forza Italia, alza i paletti e si smarca: "Seguiamo l'Europa". Giorgia Meloni, presidente di FdI, invece puntualizza: "Non ci sfileremo", studiando secondo le indiscrezioni un assetto del futuro governo con ministri di fede euroatlantica.


Il M5S

Dai 5S è critico pure Giuseppe Conte: "Le sanzioni a Russia non hanno effetto atteso ma non vanno tolte, dobbiamo dare un segnale forte concordato e congiunto. Anche io pensavo che avessero un impatto sull'economia russa. Ma c'è da mantenere il punto. Il problema è come si esce da questa guerra. Ho avvertito che inseguire una vittoria militare sulla Russia è illusorio, condanniamo l'aggressione ma seguiamo la strada delle trattative per la pace. Ora, non credo che il problema in Ucraina sia la mancanza di armi anche molto sofisticate. Perché l'unica soluzione adesso è inseguire una vittoria militare sulla Russia che non sta avvenendo. Di negoziato di pace non si parla più, si parla solo di una guerra che durerà ancora tanti anni", ha aggiunto l’ex premier.

La sinistra

Nel frattempo nel Partito Democratico Carlo Cottarelli a sorpresa apre alla proposta leghista di trasferire il ministero per l’Innovazione tecnologica a Milano e il segretario Enrico Letta ripete il suo forte no a rinegoziare il Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza.

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