Elezioni, le ombre russe scaldano gli animi, e il governo ripristina il tetto agli stipendi pubblici

Elezioni, le ombre russe scaldano gli animi, e il governo ripristina il tetto agli stipendi pubblici

Elezioni, le ombre russe scaldano gli animi, e il governo ripristina il tetto agli stipendi pubblici


14 settembre 2022, ore 18:39 , agg. alle 18:59

Si attendono altre informazioni dagli Usa sui presunti fondi da Mosca. Intanto domani sera potrebbe svolgersi il Consiglio dei Ministri per il varo del Decreto aiuti ter, un provvedimento pari a circa 13 miliardi di euro per aiutare impese e famiglie

“Al momento l'Italia non risulta tra i Paesi coinvolti ma le cose possono sempre cambiare". Sono le parole del presidente del Copasir, il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, Adolfo Urso a margine di un punto con la stampa italiana a Washington. Il senatore di Fratelli d'Italia ha ribadito anche che solleciterà gli interlocutori americani "a dare il prima possibile informazioni al governo italiano" sul rapporto degli 007 Usa sui presunti fondi russi ai partiti dei Paesi stranieri. Venerdì intanto riunione del Copasir.

La caccia

Insomma, nonostante le smentite ufficiali, è sempre caccia ai nomi dei partiti italiani che avrebbero beneficiato dei soldi da Mosca, e la campagna elettorale è in fibrillazione. Il leader della Lega Matteo Salvini ai microfoni di Rtl 102.5 è perentorio: "Ogni volta fake news a dieci giorni dal voto". Giorgia Meloni, presidente di FdI, si dice "pronta a querelare Repubblica e l'ex ambasciatore Volker". Enrico Letta, segretario del Pd, invoca “chiarezza. E’ grave soprattutto il rapporto della Lega con il partito ‘Russia unita’. Lo disdica". Carlo Calenda, capo di Azione e del Terzo Polo, chiede i nomi prima del voto del 25 settembre". Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio (alla guida di Impegno Civico) rilancia la "Commissione d'inchiesta sulle ingerenze russe".

Draghi

Intanto, dopo le polemiche e l'irritazione del premier Mario Draghi, il governo ha presentato un emendamento soppressivo dell'art 41 bis al decreto Aiuti bis; viene così ripristinato il tetto degli stipendi nella pubblica amministrazione a 240mila euro. E domani sera potrebbe svolgersi il Consiglio dei ministri per il varo del Decreto aiuti ter, un provvedimento di circa 13 miliardi di euro.

La Camera

Nel frattempo domani la campagna elettorale si sposterà in Aula e Giorgia Meloni sarà alla Camera per discutere del decreto aiuti e delle risorse economiche per sostenere famiglie e imprese, alle prese con la pandemia e la crisi energetica. Da giorni la leader di via della Scrofa va dicendo che in questo momento così delicato, nel bel mezzo di un conflitto europeo, quello causato dalla Russia in Ucraina, gli ''interessi della Nazione'' sono la priorità. Il rischio concreto è che possa venire a mancare il numero legale. Per questo la presidente di Fratelli d'Italia si è augurata che tutte le forze politiche abbiano lo stesso senso di responsabilità. In primo piano ci sono le disponibilità economiche per alleviare gli italiani, con un occhio particolare all'ingente debito pubblico, che vede l'Italia fanalino di cosa. Da settimane, a tambur battente in questi ultimi giorni, Matteo Salvini incalza proprio la Meloni (ma anche Enrico Letta), sulla necessità di uno scostamento di bilancio ''per aiutare famiglie e imprese contro il rincaro delle bollette" e si dice ''sorpreso'' dai ''tentennamenti'' dell'alleata. ''Mi domando perché Giorgia e Letta prendano tempo e chiedano di aspettare l'Europa, lo considero un errore", mette in guardia il numero uno di via Bellerio, che assicura: ''non è un mio capriccio, bisogna intervenire subito per bloccare gli aumenti, come sta facendo tutta Europa''. Raccontano che Meloni dirà chiaramente in Aula, senza cercare la polemica perché il centrodestra è e resta unito, quanto sta ripetendo da tempo, ovvero che lo scostamento va fatto se necessario, deve restare un'extrema ratio perché le risorse contro il caro bollette ci sono già e vanno solo utilizzate. Chiarisce Maurizio Leo, responsabile economico di Fdi: ''Capisco le richieste della Lega, ma se possiamo evitare lo scostamento di bilancio, sarebbe meglio, per gli effetti che potrebbero generarsi sul debito pubblico già molto alto. Cerchiamo le risorse tra quelle che abbiamo, poi vediamo...''. Lo scostamento, insomma, ''deve essere un'extrema ratio'', rimarca Leo che spiega dove trovare i fondi per 'aiutare' gli italiani a fronteggiare l'emergenza energetica: 6,2 miliardi di euro si potrebbero ottenere dal maggior gettito Iva legato all'inflazione; altri 5-6 miliardi, invece, dovrebbero arrivare sotto forma di extraprofitti che non sono stati recuperati perché viene indicata una base imponibile sbagliata. A queste cifre, conclude Leo, vanno aggiunte le somme che si potrebbero ricavare dalla riprogrammazione dei Fondi strutturali.
 

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