Elezioni regionali: Marche e Val d'Aosta alle urne, affluenza in calo solo nelle Marche, dove si vota anche domani
Elezioni regionali: Marche e Val d'Aosta alle urne, affluenza in calo solo nelle Marche, dove si vota anche domani Photo Credit: ANSA/MATTEO BAZZI
28 settembre 2025, ore 17:30
In Val d'Aosta, dove si vota solo oggi per regionali e comunali in 65 comuni ( tra cui il capoluogo Aosta), affluenza in aumento rispetto al 2020, quando però si votava in due giorni
Le rilevazioni fatte alle 12 parlano di un'affluenza al 10,59% nelle Marche e del 21,68% in Valle d'Aosta per le regionali e del 19,06%per l'elezione del sindaco e per il rinnovo del consiglio comunale.
MARCHE, OHIO ITALIANO
Urne aperte fino alle 23 nelle Marche e in Val d'Aosta per le elezioni regionali. Nelle Marche si vota anche domani, dalle 7 alle 15. Il primo appuntamento della tornata elettorale d'autunno vede le Marche sorvegliata speciale a Roma: una conferma dell'amministrazione di centrodestra o la riconquista da parte del centrosinistra - per quella che non a caso è stata definita la Regione 'Ohio' d'Italia - non avranno un impatto solamente locale, ma investiranno gli equilibri nazionali. Sei i candidati in lizza ma la sfida è tra il governatore uscente Francesco Acquaroli, esponente Fdi e e fedelissimo della premier Giorgia Meloni, e Matteo Ricci, europarlamentare dem e ex sindaco di Pesaro che ha riunito il campo largo. Acquaroli ha votato a Potenza Picena, in provincia di Macerata. Acquaroli è sostenuto da sette liste di centrodestra. Matteo Ricciha votato alle nel seggio di via Mengaroni a Pesaro. Ricci è sostenuto da un campo largo composto da sette liste. "Buona domenica e buon voto, marchigiani! - ha scritto Ricci in un post sui social - Andiamo a votare per il futuro delle Marche".
AFFLUENZA IN AUMENTO IN VAL D'AOSTA, MA NEL 2020 SI VOTAVA IN UN SOLO GIORNO
Urne aperte, solo oggi fino alle 23, anche in Val d'Aosta. La consultazione regionale si svolge sotto il segno di un recente cambiamento normativo. Il 27 febbraio 2025 il Consiglio regionale aveva reintrodotto le tre preferenze (con l'obbligo di genere) e la nuova legge è stata poi confermata da un referendum il 10 agosto scorso, superando anche un ricorso legale. Il Consiglio regionale, composto da 35 consiglieri, è eletto con un sistema proporzionale. In linea con il suo statuto speciale – così come la Provincia di Bolzano – la Valle d'Aosta mantiene una propria legge elettorale e, soprattutto, non prevede l'elezione diretta del Presidente della Regione. Un contesto politico inedito accompagna e sottolinea questo appuntamento: da un lato, una ritrovata coesione del tradizionale fronte autonomista; dall'altro, un'aggressiva avanzata dei partiti nazionali di destra, che hanno adottato un accreditamento "valdostano" per rompere il tradizionale scacchiere.
