Elodie a RTL 102.5: “Recitare era un mio sogno nel cassetto. ‘Ti mangio il cuore’ è stata l’occasione giusta"

Elodie a RTL 102.5: “Recitare era un mio sogno nel cassetto. ‘Ti mangio il cuore’ è stata l’occasione giusta"

Elodie a RTL 102.5: “Recitare era un mio sogno nel cassetto. ‘Ti mangio il cuore’ è stata l’occasione giusta"


21 settembre 2022, ore 13:05 , agg. alle 14:09

Elodie e Francesco Patanè sono stati in diretta oggi in W L’Italia con Angelo Baiguini, Federica Gentile e Stefania Iodice

Elodie e Francesco Patanè sono i protagonisti di “Ti mangio il cuore”, film presentato a Venezia interamente girato in bianco e nero e disponibile nelle sale cinematografiche da domani. Un film che spiazza e che è tratto da un libro inchiesta su quella che viene chiamata la quarta mafia italiana, la magia del Gargano.
Leggere la sceneggiatura è stata una grande sorpresa. Più leggevo e più mi chiedevo se avessi dovuto farlo, un film complesso e completamente lontano da quello che faccio. Immaginate per me quanto sia stato difficile pensare di potermi confrontare con una storia così”, ha detto Elodie.

LA TRAMA

Qualcuno ha definito la trama di questa storia un “Romeo e Giulietta”. “Elodie è la moglie di uno dei due boss rivali, io sono il figlio dell’altro boss. Nasce questo amore che non avrebbe mai dovuto accadere, un amore irresistibile. Loro seguono la loro passione che riaccende la miccia che fa divampare la fiamma della faida. Queste due famiglie rivali, dove la guerra era sopita da qualche anno, ricominciano questa vendetta. Una storia di passione e molto cruda”, ha detto Francesco Patanè.
Si alternano momenti di passione e scene violente anche se sono sempre velate. “In realtà non le vedi mai, è vero. Il bianco e nero rende questa crudezza meno violenta in qualche modo”, ha detto Patanè.

LA REGIA

Pippo Mezzapesa ha detto che questo film è nato per essere in bianco e nero. “Lui ha scelto dal primo momento di farlo in bianco e nero con tutte le sue complessità. Secondo me non avrebbe potuto esserci scelta migliore per raccontare questa storia”, ha raccontato Elodie.
Il libro dal quale è tratto il film è un libro inchiesta di due giornalisti, Carlo Bonini e Giuliano Foschini. Hanno cominciato a scrivere questo libro inchiesta sulla quarta mafia e Pippo Mezzapesa si è appassionato molto a queste storie, e tra le tante lui ha scelto quella rappresentata nel film perché conosce la persona che Elodie ha interpretato. “La prima pentita della quarta mafia. Io l’ho conosciuta e abbiamo visto il film insieme a lei e la figlia, una giornata piena di emozioni. Ero agitata di incontrarla e di vedere il film insieme, non sapevo quale avrebbe potuto essere la sua reazione. Incontrarla e guardare il film insieme sono state tra le cose più belle accadute nella mia vita. È stato bello perché ho parlato molto con la figlia, e mi ha detto che è stata molto felice del fatto che io abbia interpretato sua madre, perché sono riuscita ad essere umile e rispettosa”, ha detto Elodie. “Quando ho letto questa storia ho amato questa donna, una donna coraggiosa, per me era importantissimo riuscire a darle la giusta importanza, a riuscire a non essere me ma a mettermi a completa disposizione del personaggio”.

“PROIETTILI”: IL SINGOLO DI ELODIE TEMA DELLA COLONNA SONORA DI “TI MANGIO IL CUORE”

Mi è sembrata l’occasione giusta per tornare su una vibrazione diversa. Cantata e prodotta da Joan Thiele e prodotta da lei, Manuele Triglia e scritta sempre da Joan Thiele ed Elisa. Avevo bisogno di avere la possibilità di fare qualcosa di diverso”, ha raccontato Elodie. “Mi piace l’idea di potermi confrontare con tutte le situazioni che si presentano, è un modo per crescere”.

ELODIE E LA RECITAZIONE

Recitare era un mio sogno nel cassetto, ho semplicemente aspettato l’occasione giusta ed il giusto personaggio. Ho pensato che avrei dovuto leggere la sceneggiatura e innamorarmene subito, cosa che è accaduta”, ha detto Elodie. L’esordio scelto è stato difficile. “Sicuramente una scelta pretenziosa, però ho avuto la possibilità di potermi confrontare con persone che fanno questo mestiere da tantissimo tempo”, ha aggiunto.
Le difficoltà nel calarsi nei nuovi ruoli. “Per me è stato molto complesso soprattutto dopo il primo ciack, un po’ di imbarazzo c’era. Il linguaggio del film è crudo, quindi deve essere realistico, così come la scena di passione tra me e Francesco. Dobbiamo spiegare perché tutta quella faida se non c’è veramente amore e passione. Complesso ma la scena è venuta bene”, ha detto Elodie. “Eravamo talmente nei personaggi che abbiamo riso poco durante le riprese”, ha spiegate Francesco Patanè.
Chi è stato il coach di Elodie? “Ho avuto la possibilità di lavorare con Lidia Vitale, nel film la mamma di Francesco. Ho fatto la preparazione mesi prima con lei, una bravissima attrice e molto generosa. Abbiamo preparato il personaggio ricreando ricordi, cercando di empatizzare il più possibile e di legare le mie esperienze all’esperienza di questo personaggio. La parte forse più complessa, terapeutica e anche un po’ violenta”, ha detto Elodie. E sulle sue sensazioni dice: “Sono un po’ agitata rispetto al futuro oggi, mi agita la musica, il film, la mia vita personale, tutto. Faccio troppe cose. La verità è che ogni volta che si chiude un percorso io sono un po’ triste, quindi adesso che il film finalmente uscirà in realtà sono triste perché è finito il ciclo”.

FRANCESCO PATANÈ

Per Francesco Patanè è la seconda esperienza cinematografica, una scelta importante. “Il mio personaggio ha un’evoluzione stranissima, inizia in un modo e finisce in un modo completamente da diverso da quello che si aspettavano tutti”, ha detto Patanè. “Sono curiosa, vorrei sapere se il film piacerà”.


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