Emanuela Orlandi, il fratello, ora voglio capire

Emanuela Orlandi, il fratello, ora voglio capire

Emanuela Orlandi, il fratello, ora voglio capire


31 ottobre 2018, ore 18:11

La lunga attesa della famiglia Orlandi, la sorella di Mirella Gregori spera, "almeno saprò dove piangerla"

La verita' dopo 35 anni. Oppure l'ennesimo spiraglio che si chiudera' senza placare il tormento di una serie di sospetti. Pietro Orlandi cammina pensieroso in Procura a Roma, con il suo avvocato al fianco, dopo l'apertura di un fascicolo legato al ritrovamento di alcune ossa nella Nunziatura Apostolica di via Po, nella Capitale. Quei reperti saranno analizzati per capire se appartengano alla sorella di Pietro, Emanuela Orlandi, oppure a Mirella Gregori, le due ragazze scomparse in due diversi episodi nel 1983 a Roma. Entrambe le famiglie sperano. E vogliono vederci chiaro. "Chiederemo alla Procura di Roma e alla Santa Sede in che modalita' sono state trovate le ossa e come mai il loro ritrovamento e' stato messo in relazione con la scomparsa di Emanuela Orlandi o Mirella Gregori. Il bollettino emesso ieri sera dalla Santa Sede fornisce poche informazioni", ha detto Laura Sgro', legale della famiglia Orlandi, che ha accompagnato Pietro dai pm chiarendo poi che "c'e' una attivita' istruttoria in corso e contiamo di avere notizie piu' dettagliate nei prossimi giorni". E' cauta anche Maria Antonietta, sorella di Mirella Gregori, la studentessa di 16 anni scomparsa in misteriose circostanze esattamente 40 giorni prima di Emanuela: "non voglio illudermi, voglio restare con i piedi per terra ma in cuor mio spero che quelle ossa siano di Mirella cosi' si potrebbe mettere una parola fine a questa vicenda e io avrei un luogo dove andare a piangere e portare un fiore a mia sorella. Gli inquirenti hanno il nostro Dna - spiega Maria Antonietta Gregori -. Lo hanno prelevato quando furono fatte verifiche su alcune ossa rinvenute nella basilica di Sant'Apollinare". La sorella di Mirella auspica che "su questa vicenda si faccia luce: voglio capire perche' si e' pensato subito a mia sorella ed Emanuela Orlandi nelle ore successive al ritrovamento".