Emergenza Po: con il fiume a secco a rischio la produzione del Made in Italy a tavola

Emergenza Po: con il fiume a secco a rischio la produzione del Made in Italy a tavola

Emergenza Po: con il fiume a secco a rischio la produzione del Made in Italy a tavola


19 febbraio 2023, ore 09:00

Allarme della Coldiretti, di fronte al cambiamento climatico è necessario realizzare un piano invasi per aumentare la raccolta di acqua piovana

Il Po, il più lungo fiume interamente compreso nel territorio italiano, è in estrema sofferenza, a causa della mancanza di pioggia. La situazione che potrebbe mettere in ginocchio vari settori, ha sottolineato la Coldiretti, è peggiore di quella dello scorso anno quando si era registrata una perdita di almeno 6 miliardi di euro nei raccolti a causa della siccità. Con il Po a secco è a rischio un terzo della produzione del Made in Italy a tavola: si va dal grano duro alla pasta, dalla  frutta e dalla verdura ai formaggi stagionati. Per non parlare dei salumi, come il prosciutto di Parma o il Culatello di Zibello. Nella Pianura Padana, inoltre, si concentra la metà dell'allevamento nazionale. “Di fronte al cambiamento climatico è necessario realizzare un piano invasi per contrastare la siccità ed aumentare la raccolta di acqua piovana oggi ferma ad appena l'11%''. E’ quanto ha dichiarato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini. “Insieme ad Anbi e soggetti pubblici e privati abbiamo pronti una serie di interventi immediatamente cantierabili che garantiscono acqua per gli usi civili, per la produzione agricola e per generare energia pulita. Un intervento necessario anche per raggiungere l'obiettivo della sovranità alimentare con l'aumento della produzione Made in Italy, la riduzione della dipendenza dall'estero e la fornitura di prodotti alimentari nazionali di alta qualità e al giusto prezzo. L'irrigazione, infatti, può fare la differenza consentendo anche di triplicare le rese in campo”, ha aggiunto Ettore Prandini.


Siccità in Lombardia

A fine gennaio le riserve di acqua in Lombardia erano di circa il 45% in meno rispetto alla media tra il 2006 e il 2020, il livello dei laghi era inferiore di poco più del 50%. Questi i dati diffusi da Roberto Perotti, presidente dell'Ordine dei geologi della Lombardia, per porre l’attenzione su un grave problema che affligge la regione. Una tendenza destinata ad aggravarsi in assenza di pioggia. “La siccità dello scorso anno e la scarsa ricarica invernale dettata da nevicate e piogge, porterà inevitabilmente ad uno stato di allertamento per l'anno in corso'', ha dichiarato Perotti, sottolineando che le previsioni meteo dei prossimi 15 giorni non sembrano promettere nulla di 'buono' in termini di precipitazioni. 


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