Entra nella Costituzione la tutela dell'ambiente, via libera definitivo della Camera alle modifiche degli articoli 9 e 41

Entra nella Costituzione la tutela dell'ambiente, via libera definitivo della Camera alle modifiche degli articoli 9 e 41

Entra nella Costituzione la tutela dell'ambiente, via libera definitivo della Camera alle modifiche degli articoli 9 e 41


09 febbraio 2022, ore 08:30

La Camera dei deputati ha votato in seconda lettura la proposta di legge di riforma costituzionale. Il testo è passato con una maggioranza superiore ai 2/3 dei votanti anche al Senato e non potrà essere sottoposto a referendum costituzionale. " Una giornata epocale" secondo il ministro della Transizione ecologica Cingolani

“Questo voto del Parlamento segna una giornata epocale: testimonio qui la presenza del governo che crede in questo cambiamento, grazie al quale la nostra Repubblica introduce nei suoi principi fondanti la tutela dell'ambiente”. Con queste parole il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, ha commentato il voto di ieri dell’aula della Camera dei deputati  che di fatto ha inserito la tutela dell’ambiente e degli animali nella Costituzione. Con 468 voti a favore, un contrario e sei astenuti, quest'ultimi tutti di Fratelli d'Italia, passa in seconda lettura, e quindi definitivamente, la proposta di legge che modifica gli articoli 9 e 41 della Carta. Il testo è passato con una maggioranza superiore ai 2/3 dei votanti, così come nel precedente passaggio al Senato lo scorso 3 novembre, quindi entra subito in vigore e non sarà oggetto di un referendum costituzionale.

Articoli 9 e 41 della Costituzione

La modifica riguarda in primis l’articolo 9 della Costituzione che recita: “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”. Con la legge approvata ieri al testo si aggiunge un terzo comma con la tutela di ambiente, biodiversità ed ecosistemi “anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato – si legge ancora - disciplina i modi e le forme di tutela degli animali”. Viene poi modificato l'articolo 41  che regola l'esercizio dell'iniziativa economica. Al secondo comma si stabilisce che non possa svolgersi in danno alla salute e all’ambiente , premettendo questi due limiti a quelli già vigenti, ovvero la sicurezza, la libertà e la dignità umana. Viene poi modificato il terzo comma, riservando alla legge la possibilità di indirizzare e coordinare l'attività economica, pubblica e privata, a fini non solo sociali, ma anche ambientali. Prevista infine una clausola di salvaguardia, in base alla quale la legge statale che disciplina le forme e i modi della tutela degli animali, si applica alle Regioni a statuto speciale e alle Province autonome nei limiti delle competenze legislative ad esse riconosciute dai rispettivi statuti.

I commenti 

Il voto di ieri alla Camera è stato accompagnato dai commenti entusiastici di molti politici e dello stesso governo. “È una giornata storica per il Paese che sceglie la via della sostenibilità e della resilienza nell’interesse delle future generazioni”, si legge in una messaggio sull’account twitter di Palazzo Chigi. "Grande soddisfazione per l'ok del Parlamento alla modifica della Costituzione con inserimento della tutela dell'ambiente e del principio di giustizia intergenerazionale". Lo afferma il ministro delle Infrastrutture e Mobilita' Sostenibili, Enrico Giovannini, che come previdente dell'Asvis era stato tra i promotori dell'inserimento della norma nella Carta Costituzionale. Secondo il presidente della Camera, Roberto Fico, "si tratta di un passaggio storico, un segnale chiaro del Parlamento che dovrà essere un faro per il presente e il futuro del nostro Paese”. Per il ministro per gli affari regionali, Maria Stella Gelmini, si tratta di una bellissima notizia.


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