Esecutivo, dal Consiglio dei ministri sì alla Nadef, Meloni e Giorgetti scelgono la via della prudenza

Esecutivo, dal Consiglio dei ministri sì alla Nadef, Meloni e Giorgetti scelgono la via della prudenza

Esecutivo, dal Consiglio dei ministri sì alla Nadef, Meloni e Giorgetti scelgono la via della prudenza


04 novembre 2022, ore 21:00

La nota di aggiornamento al Documento economico certifica il' tesoretto' contro il caro energia e il caro vita: la prossima settimana il varo del Decreto aiuti quater. Nella legge di bilancio novità per superbonus, reddito di cittadinanza e partite Iva

Oggi il disco verde alla Nadef e alla Relazione sull'aggiustamento di bilancio da trasmettere al Parlamento, poi al lavoro sul dielle bollette quater, che arriverà subito dopo il via libera delle Camere alla Relazione, definita e votata oggi a Palazzo Chigi. Dentro la Nota, per il 2023, un deficit in rialzo di un punto al 4,5%, e il Pil a +0,6%.


Roadmap

La roadmap del governo è questa, mentre si quantificano le risorse da mettere nel prossimo decreto per fronteggiare l'aumento delle bollette e il caro vita. Che, rivelano fonti di Chigi, dovrebbero ammontare sui "5-6 miliardi", consentendo di "estendere fino a fine anno le misure messe in campo dal governo-Draghi, a partire dal credito d'imposta da prorogare". Dunque, un tesoretto più contenuto rispetto ai 7-10 mld indicati ieri dal ministro Antonio Tajani, per consentire all’esecutivo di muovere un passo alla volta. Il dl quater - su cui già si lavora a pancia a terra - arriverà sul tavolo del governo subito dopo il via libera del Parlamento alla Relazione sull'aggiustamento di bilancio, un disco verde che richiede i due terzi dei voti e che consente tecnicamente di poter utilizzare i margini messi a disposizione dalla Nadef, in tutto 21 miliardi di euro.


La linea

Certamente la linea, concordata tra il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti e Palazzo Chigi è quella dell’estrema prudenza. Il Pil, che nel terzo trimestre è andato meglio del previsto, spinge all’ottimismo, ma le variabili di fine anno, a iniziare dal rialzo dei tassi, inducono a un atteggiamento cauto. La corsa del governo-Meloni sui temi economici parte quindi dalla revisione del quadro dei conti pubblici con la Nota di aggiornamento al Def, che tira la volata, dopo il decreto Aiuti quater, alla Manovra per il 2023. Su tutto aleggia l'emergenza caro-energia: per questo ecco il via libera ad un altro testo che riguarda la spending review nei ministeri, e per questo c'è in rampa di lancio anche un provvedimento per sbloccare nuove trivellazioni e aumentare così la produzione nazionale di gas.


La manovra

Per quanto concerne la legge di bilancio, sulle pensioni si va verso un tentativo di evitare lo scalone Fornero con una Quota 41 temperata da un soglia di età tra 61 e 63 anni e un bonus per chi resta al lavoro, mirato ad alcune professioni come quelle sanitarie. Saranno prorogate Ape sociale e Opzione donna, in scadenza il 31 dicembre. Attesa anche per l'ampliamento della Flat tax al 15% per le partite Iva, da 65mila fino a 100mila euro attuali, ma la soglia potrebbe essere inferiore. Si va poi verso l'innalzamento della soglia del contante e un intervento sulle cartelle fiscali, con la riapertura di rottamazione e saldo e stralcio. In cantiere anche una revisione del Superbonus per i lavori di efficientamento sismico ed energetico. Il 110% dovrebbe essere ridotto al 90%, facendo quindi scattare in anticipo il décalage già previsto dal governo Draghi con un meccanismo di maggior incentivazione al crescere della numerosità delle famiglie. Dovrebbero poi tornare in gioco le villette, ma solo entro certi limiti di reddito e se intestate come prime case. Interventi in vista pure per il Reddito di cittadinanza, che dovrebbe tornare sotto l'ala dei Comuni come forma di contrasto sociale alla povertà e quindi con lo stralcio dei 660mila beneficiari occupabili che rientreranno nel percorso Gol dei centri per l'impiego.


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