Esecutivo, la premier Giorgia Meloni sulla nuova condanna per Patrick Zaki: “Abbiamo ancora fiducia”

Esecutivo, la premier Giorgia Meloni sulla nuova condanna per Patrick Zaki: “Abbiamo ancora fiducia”

Esecutivo, la premier Giorgia Meloni sulla nuova condanna per Patrick Zaki: “Abbiamo ancora fiducia”


18 luglio 2023, ore 18:40 , agg. alle 18:57

La presidente del Consiglio dopo il vertice a Bruxelles con i leader dei Paesi latino-americani è di nuovo a Roma impegnata su molti fronti. La mozione di sfiducia contro il ministro del Turismo Santanchè. la pace fiscale, il Pnrr e il salario minimo

Altri 14 mesi in cella, oltre ai 22 già scontati. Ha il sapore di una vendetta la condanna, tra le grida della madre e della fidanzata. inflitta a Patrick Zaki, lo studente egiziano dell’università di Bologna arrestato al Cairo nel febbraio 2020. Secondo Amnesty International si tratta del peggiore degli scenari possibili, e chiede l’intervento dell’esecutivo. Da parte sua Giorgia Meloni ha dichiarato in una nota ufficiale che l’impegno per una soluzione positiva non è mai cessato, ed esprime ancora fiducia.


Bruxelles

E la premier dopo il vertice a Bruxelles con i leader dei Paesi latino-americani è di nuovo a Roma impegnata su molti fronti. In Senato il 26 luglio c’è la mozione di sfiducia contro il ministro del Turismo Daniela Santanchè. Poi, c’è la questione della pace fiscale, sostenuta dal vicepremier Matteo Salvini, e osteggiata dal centrosinistra. Quindi, il governo accelera sul Pnrr, si è svolta la cabina di regia con le associazioni imprenditoriali, e Palazzo Chigi parla di un confronto proficuo.


Salario minimo

Ma c’è pure la vicenda del salario minimo, le opposizioni continuano a criticare il no della maggioranza. E mentre il rapporto Svimez certifica che al Mezzogiorno un lavoratore su quattro non arriva a guadagnare i famosi 9 euro l'ora, in Commissione Lavoro alla Camera si infiamma il dibattito sulla proposta di legge presentata da tutte le opposizioni, Italia Viva esclusa. La pdl, assunta come testo base, alla fine non è stata votata (e quindi, numeri alla mano, bocciata) oggi, a causa dei numerosissimi iscritti a parlare: domani se ne riparla e sarà ancora battaglia, con ancora dieci interventi previsti e il tentativo (per ora bloccato da regolamento da parte del presidente Walter Rizzetto) di M5, Pd e Avs di iscrivere tutti i componenti del gruppo a parlare. Intanto secondo l'ex ministro per il Sud, Mara Carfagna. 'Dal rapporto Svimez emergono due dati choc, che il governo dovrebbe affrontare subito come autentiche emergenze: quello sul lavoro povero e precario e quello sulla fuga dei laureati''.


Tajani

Ma a tenere banco nelle opposizioni sono soprattutto le parole del ministro degli Esteri Antonio Tajani, che all'assemblea Coldiretti spiega: "Noi non vogliamo fare il salario minimo, vogliamo fare il Salario ricco, frutto della crescita economica del nostro Paese e non frutto di decisioni a tavolino che alla fine finiscono per danneggiare il cittadino. Oggi abbiamo salari troppo bassi che devono confrontarsi anche con l'inflazione, ma la soluzione non è il Salario minimo perché abbassa i salari e non li alza".


M5S

Parole a cui hanno replicati in molti, soprattutto tra i pentastellati: "Tajani dice che non serve un salario, ma un "salario ricco". Ricco per chi? - si chiede Giuseppe Conte. Per politici, parlamentari ed ex parlamentari, a cui hanno ripristinato tutti i vitalizi? A Tajani e Forza Italia lasciamo le battaglie per i soliti privilegiati, noi continueremo a lottare per quasi 4 milioni di lavoratori che non arrivano a guadagnare neanche 9 euro l'ora. Meritano rispetto e dignità". Ma anche il Partito democratico tiene il punto: "La destra di Meloni - spiega Marina Sereni - ha zero argomenti per dire no alla nostra proposta di salario e presenta un unico emendamento soppressivo. Ma la maggioranza degli italiani, molti anche loro elettori, è favorevole e oltre 3 milioni di lavoratori attendono questa misura di equità".

 


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