Faenza, per l'uccisione di Ilenia Fabbri promessi 20.000 euro e un'auto, mandante e killer confessano

Faenza, per l'uccisione  di Ilenia Fabbri promessi 20.000 euro e un'auto, mandante e killer confessano

Faenza, per l'uccisione di Ilenia Fabbri promessi 20.000 euro e un'auto, mandante e killer confessano


08 marzo 2021, ore 21:00 , agg. alle 10:08

Nanni e Barbieri però si contraddicono, l'ex marito della Fabbri dice gli avevo detto di spaventarla, il killer invece racconta che Nanni si era raccomandato di ucciderla

Pierluigi Barbieri, 53 anni, che tutti conoscono come lo zingaro, nell’interrogatorio di garanzia, ha raccontato quali fossero i termini dell’accordo. Gli erano stati promessi 20 mila euro e un'auto, mentre i 2.200 euro in contanti sequestrati nel suo appartamento al momento dell'arresto non avevano alcuna relazione con il delitto. L’uomo ha confessato di essere l’autore materiale dell’omicidio di Ilenia Fabbri. La sua versione è diversa da quella di Claudio Nanni. L’ex marito della Fabbri ha ammesso di aver dato la chiave della casa della ex moglie a Pierluigi Barbieri, precisando di essersi risolto a farle dare una lezione, perché lei gli chiedeva sempre soldi. A suo dire, la sola presenza di un estraneo in casa avrebbe dovuto spaventare la donna. Barbieri invece ha raccontato che gli era stato chiesto di non uscire dalla casa, senza avere prima ucciso la 46enne, per poi simulare un furto finito in tragedia. Nanni e Barbieri si conoscevano da molti anni, la loro amicizia si era sviluppata per la comune passione per le motociclette.

Ilenia Fabbri ha reagito con veemenza all’aggressione

Sempre secondo il racconto di Barbieri, il piano era di strangolare la donna, ma Ilenia Fabbri è scappata, ha lottato. E alla fine è stata uccisa con coltellate alla gola. Il delitto avvenne all’alba del 6 febbraio, nella casa di Via Corbara a Faenza, quella dove i due avevano vissuto insieme, e che si contendevano legalmente.

Dopo la separazione continue liti legali

I conflitti tra i due si sono acuiti dopo la separazione del 2018 con numerosi contenziosi. La 46enne aveva aperto una causa di lavoro contro l’ex marito richiedendo anche mancati compensi per 100mila euro per una collaborazione nella ditta di famiglia dell’uomo e per la cessione di una gelateria in un centro commerciale faentino. Una amica stretta della vittima, ha raccontato agli investigatori che poco prima dell’ultimo Natale, la 46enne le aveva confidato di avere paura perché si sentiva minacciata e di volere per questo fare testamento a favore della figlia Arianna.

I primi reali sospetti per il comportamento di Nanni, che era andato a prender la figlia di prima mattina

Nanni aveva raggiunto la figlia Arianna per andare con lei a Lecco per ritirare una macchina. Faceva parte del suo piano perfetto. Ma non sapeva che la sua fidanzata era rimasta a dormire con lei, anche per festeggiare la ricorrenza del terzo anno della loro relazione. Ad Arianna era arrivata la agitata telefonata della ragazza, che aveva sentito le drammatiche fasi dell’aggressione. In quei frangenti l’uomo aveva reagito urlando di dire alla ragazza di restare chiusa in camera, senza fare alcun rumore. Poi, nonostante gli inviti pressanti a fare presto della figlia, aveva esitato, mostrandosi molto agitato, senza premere sull’acceleratore. Quell’atteggiamento ha subito indirizzato gli investigatori verso la pista che poi si è rilevata quella giusta. Di grande aiuto le immagini delle telecamere che hanno ripreso Barbieri la mattina del delitto, nei pressi della casa di Ilenia Fabbri.


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