Farfalle, le scuse del Presidente del Coni Malagò alle atlete, chi ha sbagliato pagherà

Farfalle, le scuse del Presidente del Coni Malagò alle atlete, chi ha sbagliato pagherà

Farfalle, le scuse del Presidente del Coni Malagò alle atlete, chi ha sbagliato pagherà   Photo Credit: AgenziaFotogramma.it


07 novembre 2022, ore 15:30

"Sento l'obbligo di chiedere scusa a tutte le atlete ed ex atlete che hanno sofferto a causa di comportamenti inappropriati" dice Malagò. "Ma devo invitare a non fare di tutta l'erba un fascio"

Il battito d'ali delle farfalle della ginnastica ritmica ha provocato uno tsunami che non accenna a fermarsi. Dopo le denunce da parte di alcune ex atlete, che hanno raccontato un dietro le quinte fatto di presunti abusi psicologici, lo sport italiano si muove. Oggi, in un'intervista a La Repubblica, sono arrivate anche le scuse del Presidente del Coni, Giovanni Malagò. 

LE PAROLE

"Come presidente del Comitato olimpico e punto di riferimento dello sport italiano sento l'obbligo di chiedere scusa a tutte le atlete ed ex atlete che hanno sofferto a causa di comportamenti inappropriati" dice Malagò. "Da presidente del Coni mi devo scusare, ma devo anche invitare a non fare di tutta l'erba un fascio" prosegue, precisando che in ogni caso "chi ha sbagliato pagherà". Per Malagò "stiamo parlando di un movimento che ha 150 mila iscritti e 500 mila praticanti, bisogna capire", una volta accertati i casi, "la reale dimensione del fenomeno. La ginnastica più di altri sport ha nella questione del peso uno dei suoi aspetti cruciali. Un certo grado di rigore e di 'durezza' è inevitabile. Diverso è quando si passa la linea e dal rigore si sconfina nella violenza, nell'umiliazione, nella vessazione. Però ripeto, tutto questo deve ancora essere accertato". "Va capito - continua Malagò - se hanno sbagliato solo i singoli o se c'era un sistema che li ha indotti a sbagliare. In questo secondo caso si potrebbe parlare di responsabilità oggettiva, di tutti, Coni compreso. Se invece ci trovassimo di fronte a tante situazioni autonome, sarebbe solo un problema dei singoli soggetti".

I CASI MACCARANI E TAGLIETTI

Lo sguardo si sposta poi su Emanuela Maccarani, Direttrice del centro federale di Desio, cuore pulsante delle disciplina, commissariato solo giovedì scorso. Su Maccarani, che siede nella giunta del Coni, Malagò precisa che "Emanuela è in assoluto l'allenatrice che ha vinto più titoli. È straordinaria dal punto di vista umano e professionale. Non credo ci siano motivi per mettere in discussione il suo ruolo in Giunta. Un conto è la struttura commissariata, un conto è il suo ruolo. Le attuali Farfalle sono legate in modo formidabile a Emanuela e non credo siano plagiate". Infine, sul ritiro improvviso di Alice Taglietti, promettente classe 2007, Malagò conclude: "Ogni tanto qualcuno fa fatica a reggere lo stress, succede in ogni sport. Non ho creato una correlazione tra quel fatto e altri elementi. Oggi le chiederei che cosa è successo. Anzi, la chiamerò sicuramente".

IL MINISTRO ABODI, BASTA UN SOLO CASO

Sul tema interviene anche il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi: "Ho letto l'intervista di oggi del presidente del Coni Giovanni Malagò e l'ho molta apprezzata" ha affermato ad un evento. "Va detto che una medaglia non vale il mancato rispetto di alcuni presupposti. Anche se ci sono 200mila tesserati, basta un solo caso per avere lo stesso metro e necessità di interventi, affinché l'opinione pubblica possa guardare dentro la nostra casa con la necessaria trasparenza".


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