Fedez querela il Codacons: “Diffamazione e calunnia, contro di me campagna mediatica quotidiana”

Fedez querela il Codacons: “Diffamazione e calunnia, contro di me campagna mediatica quotidiana”

Fedez querela il Codacons: “Diffamazione e calunnia, contro di me campagna mediatica quotidiana”   Photo Credit: agenziafotogramma.it


19 febbraio 2024, ore 13:30

Fedez contro il Codacons: "Tutte le contestazioni mosse dal Codacons con i suoi attacchi si sono rilevate infondate e strumentali"

Diffamazione e calunnia. Sono questi i reati ipotizzati nella querela che Fedez, insieme ai genitori Annamaria Berrizaghi e Franco Lucia – amministratori unici e legali rappresentanti delle società dell’artista, Doom srl e Zedef srl -, ha depositato in procura a Milano nei confronti del Codacons. Secondo quanto si legge nel documento firmato dagli avvocati del rapper, l’associazione dei consumatori “ha consapevolmente accusato, seppure in modo implicito ed allusivo, Federico Lucia di essere incline a commettere reati”.

FEDEZ, LA RISPOSTA DEI LEGALI DEL RAPPER

L’ipotesi di calunnia fa riferimento all’esposto presentato dal Codacons alla Guardia di Finanza, che chiedeva di indagare sulla “nullatenenza” di Fedez. In un comunicato diffuso la scorsa settimana, infatti, l’associazione dei consumatori ha parlato delle società del rapper in riferimento a "profili di criticità legati alla complessità delle operazioni" che potrebbero nascondere "una forma di potere occulto e trasversale". Pronta la risposta dei legali dell’artista: “Da tempo l’associazione Codacons ha intrapreso una campagna mediatica e giudiziaria quasi quotidiana” nei confronti di Federico Lucia “per presunti comportamenti censurabili, quando non addirittura penalmente rilevanti”. E ancora: “Tutte le contestazioni mosse dal Codacons con i suoi attacchi si sono rilevate infondate e strumentali unicamente ad attaccarlo ingiustamente”, recita il documento.

CODACONS: “COMPORTAMENTI VOLTI AD EVADERE IL FISCO”

Sempre nel comunicato pubblicato lo scorso lunedì il Codacons sostiene che “in termini probabilisti, l’analisi dei fatti storici e delle esperienze porta a dire che questo tipo di azioni e comportamenti il più delle volte porta o è diretto anche ad evadere il fisco”. Quella dell’associazione è una “ricostruzione parziale dei fatti e non veritiera nonché in grado di instillare nel lettore medio, per le espressioni utilizzate, sebbene in forma ipotetica, il (falso) convincimento che dietro lecite operazioni societarie” si “celino condotte illecite” evocando “scenari sfuggenti, insinuanti, dai contorni indefiniti ed inquietanti dai quali emerge persino l’impressione di forze oscure all’opera per non si sa bene quali arcani e reconditi motivi”, hanno risposto gli avvocati di Fedez.



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