Finite le dirette su Instagram, e dai balconi non si canta più, è il ritorno alla normalità della Fase 2

Finite le dirette su Instagram, e dai balconi non si canta più, è il ritorno alla normalità della Fase 2

Finite le dirette su Instagram, e dai balconi non si canta più, è il ritorno alla normalità della Fase 2


23 maggio 2020, ore 22:27

Non si canta più dai balconi, le file fuori dai supermercati non sono più così lunghe e indossare guanti e mascherina non è più così strano

Si torna alla normalità, quasi. Sono ormai diversi giorni che nel nostro Paese è scattata la tanto attesa "Fase 2", un primo spiraglio di liberazione dalle restrizioni imposte dalle autorità per contrastare la diffusione del contagio da coronavirus. Qualcuno ha già rivisto gli amici, qualcuno è timidamente entrato in un locale, in molti sono tornati da parrucchieri e barbieri. Le strade si animano, ma di gente in giro ce n'è ancora poca. Si può uscire, è vero, ma non si sa mai. Non pochi avranno pensato che dopo oltre due mesi di quarantena, qualche giorno in più in casa è sostenibile, in attesa che la curva dei contagi sia definitivamente sotto controllo.


Dirette Instagram addio

A non voler leggere i giornali, a non voler seguire i notiziari, non è comunque difficile rendersi conto che qualcosa sta cambiando. Al di là della situazione sanitaria in continuo miglioramento, sono tanti i segnali dell'inizio della ripresa. Non si canta più dai balconi, le file fuori dai supermercati non sono più così lunghe e indossare guanti e mascherina non è più così strano. Anche sui social c'è la sensazione che tutto sia tornato alla normalità, che la nostra noiosa routine abbia spodestato ancora una volta l'emergenza. Scarseggiano ormai le dirette Instagram, gli artisti hanno fatto ciò che hanno potuto per divertire il pubblico in quarantena tra sessioni live e concerti improvvisati davanti allo schermo di uno smartphone. Tanti gli eventi che hanno solleticato il grande pubblico del web, dal Jova House Party di Lorenzo Jovanotti al "One World: Together at Home" organizzato da Lady Gaga per sostenere gli operatori sanitari impegnati nella lotta al coronavirus, con la partecipazione, tra gli altri, di importanti voci italiane come quelle di Andrea Bocelli e Zucchero.

Tutto già visto, lo straordinario è diventato ordinario

Il pubblico, si sa, cerca il nuovo. Gli artisti lo sanno, e in tempo di pandemia si sono reinventati. Poca televisione, tanto contatto con i fan via social. Un format nuovo per tutti, un successo fin dalle prime ore di diretta, occasioni in cui personaggi del mondo dello sport e dello spettacolo facevano divertire i propri follower con interviste improvvisate, musica e non solo. Ma siamo entrati ormai in Fase 2. Si torna a uscire, a frequentarsi, e il cellulare torna in tasca. "Era anche ora", dirà qualcuno, dopo oltre due mesi in cui l'appuntamento con il bollettino della Protezione Civile era diventato l'evento più importante della giornata. 


Tanti i concerti rinviati al 2021

Nel frattempo l'industria dei concerti sta provando a riprogrammare le attività dopo che il coronavirus ha costretto gli artisti a rivedere le date dei loro tour. In molti avevano avvisato i loro fan: "Per ora non c'è nulla di certo, aspettiamo novità" dicevano, con la speranza di poter ripartire in autunno confermando le date di fine anno. Ma alla fine lo scontro con la realtà è arrivato per tutti. È stato improvvisamente chiaro che, anche se la situazione epidemiologica fosse migliorata, i palazzetti e gli stadi sarebbero rimasti vuoti. La soluzione è quindi rinviare tutto al prossimo anno, al 2021. Da Vasco Rossi e il suo tour negli stadi ad Andrea Bocelli e le sue date in programma a Roma, da Tiziano Ferro all'anniversario per i trent'anni di carriera di Ligabue a Campovolo.​

Argomenti

  • Concerto
  • Coronavirus
  • Musica