Firenze, sgomberato l'ex Hotel Astor, dove viveva la famiglia di Kata, scomparsa sabato scorso

Firenze, sgomberato l'ex Hotel Astor, dove viveva la famiglia di Kata, scomparsa sabato scorso

Firenze, sgomberato l'ex Hotel Astor, dove viveva la famiglia di Kata, scomparsa sabato scorso


17 giugno 2023, ore 11:24

L'edificio era stato anche al centro delle indagini sulla scomparsa della bimba di 5 anni peruviana. Si sospettava che alcuni degli occupanti potessero essere coinvolti nella vicenda. La situazione all'interno dello stabile era già sotto la lente degli investigatori in seguito a un tentato omicidio avvenuto lo scorso maggio

Da questa mattina sono in corso le operazioni di sgombero dell’ex Hotel Astor di Firenze, da dove sabato scorso è scomparsa la piccola Kata, la bambina peruviana di 5 anni che nel palazzo abitava con la famiglia. Sotto gli occhi del sindaco fiorentino, Dario Nardella, e dell’assessore al Welfare, Sarà Funaro, le forze dell’ordine, coordinate dalla Questura, sono intervenute per liberare lo stabile occupato per lo più da nuclei familiari sudamericani e rumeni. Tutto si è svolto senza problemi particolari, le persone all’interno non hanno opposto resistenza e hanno lasciato lo stabile, occupato ormai dal settembre dell’anno scorso. Sul posto, in via Boccherini, anche il questore  Maurizio Auriemma che è entrato nella struttura e ha effettuato un sopralluogo per seguire quanto stava avvenendo.

Nell’edificio 54 persone

 Secondo un comunicato della Procura della Repubblica, che ha proceduto al sequestro preventivo dell’edificio, le operazioni hanno coinvolto  complessivamente 54 persone, suddivise in 17 famiglie e con 19 minori. La situazione nello stabile era già sotto la lente degli investigatori già da qualche settimana, esattamente a seguito del tentato omicidio di un cittadino dell'Ecuador che precipitò da una finestra del terzo piano del palazzo. Poi le indagini sulla scomparsa di Kata hanno impresso un’accelerazione alla procedura per liberare lo stabile. "Sussiste il pericolo - questa la motivazione del sequestro - che il protrarsi della condotta criminosa, impedendo i necessari e urgenti lavori di ristrutturazione e messa a norma dell'edificio, agevoli o protragga le conseguenze del reato contestato o agevoli la commissione di altri reati".

Il trasferimento in altre strutture abitative

Su delega della Dda, si legge ancora nel comunicato, l'esecuzione è stata curata dalla Questura e dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Firenze, con la collaborazione degli assistenti sociali, dei vigili del fuoco e del personale del 118. La Prefettura e il Comune di Firenze si sono attivati per assicurare che gli occupanti vengano alloggiati presso altre strutture abitative.


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