Firestarter, tratto dall'omonimo libro del maestro Stephen King, è un film noioso e che non lascia nulla allo spettatore

Firestarter, tratto dall'omonimo libro del maestro Stephen King, è un film noioso e che non lascia nulla allo spettatore

Firestarter, tratto dall'omonimo libro del maestro Stephen King, è un film noioso e che non lascia nulla allo spettatore


17 maggio 2022, ore 16:00

Bravi gli attori, tra cui Zac Efron nel ruolo del padre della protagonista, ma non bastano a salvare il film

FIRESTARTER, TRASPOSIZIONE NON RIUSCITA

Firestarter è tratto dall'omonimo libro, scritto nel 1980 dal maestro del thriller Stephen King. In realtà non si tratta della prima trasposizione cinematografica perchè dal romanzo era già stata realizzata, nel 1984, una pellicola con protagonista Drew Barrymore e intitolata in Italia Fenomeni paranormali incontrollabili. La storia è quella di due reduci di una sperimentazione segreta del governo americano che, dopo aver acquisito alcuni poteri grazie alle sostanze assunte, si innamorano e hanno una figlia. La piccola nasce con la capacità di incendiare tutto ciò che vuole solo con la forza del pensiero, un potere che riesce difficilmente a controllare soprattutto quando è agitata o arrabbiata. Su di lei mettono gli occhi e membri dell'organizzazione che coinvolse i genitori nell'esperimento e i due dovranno difendere la figlia a tutti i costi. Nonostante si tratti di un potenziale thriller o horror, il film di Keith Thomas è senza anima, non emoziona, non spaventa, semplicemente annoia. 


BRAVI ATTORI, MA NON BASTA

Firestarter si sviluppa con una linea narrativa molto debole, quasi elementare, e con dialoghi basici e stereotipati. Fondamentale è la figura dei genitori, interpretati da Zac Efron e Sydney Lemmon. Entrambi sono in parte e performanti, così come la piccola Ryan Kiera Armstrong, dodicenne di talento, ma questo non basta a risollevare una storia piatta. Le stesse ambientazioni non convincono. Sullo schermo luoghi costantemente bui o in penombra a voler creare un contesto di suspence che è però totalmente inesistente. Sinceramente la sensazione è quella di trovarsi di fronte a un prodotto realizzato per la fruizione televisiva e non per la sala cinematografica, dove, invece, gli amanti dell'horror hanno spesso trovato film degni di nota. Stupisce anche che il produttore si James Blum, fondatore della ormai celebre Blumhouse, che, seppur a basso budget, ha confezionato film ben più interessanti di Firestarter. Grande firma per la colonna sonora. E' quella di John Carpenter, uno dei migliori registi di horror, ma anche musicista.

Il consiglio è dunque quello di attendere che il film arrivi su qualche piattaforma. In fondo è molto più comodo addormentarsi su un divano che sulla poltrona di un cinema. 


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