Formigoni ai domiciliari, ok del tribunale sorveglianza

Formigoni ai domiciliari, ok del tribunale sorveglianza

Formigoni ai domiciliari, ok del tribunale sorveglianza


22 luglio 2019, ore 12:37 , agg. alle 12:50

L'ex governatore della Lombardia era entrato in carcere a febbraio scorso dopo la condanna definitiva a 5 anni e 10 mesi per corruzione

Sì ai domiciliari per Roberto Formigoni, l'ex presidente della Regione Lombardia condannato per corruzione a 5 anni e 10 mesi di carcere nell'ambito del processo Maugeri-San Raffaele. I giudici del Tribunale di Sorveglianza di Milano hanno accettato la richiesta della difesa di scontare la pena ai domiciliari e di farlo uscire così dal carcere di Bollate dove si trova recluso dallo scorso 22 febbraio da quando, dopo la pronuncia della Cassazione, la condanna di Formigoni è diventata definitiva. Lo stesso sostituto procuratore generale di Milano Nicola Balice, nell'udienza di giovedì scorso, aveva dato parere favorevole all'istanza dei domiciliati perché l'ex governatore è ultrasettantenne. Il difensore Mario Brusa, che assiste Formigoni con il collega Luigi Stortoni, preferisce non rilasciare dichiarazioni. Davanti ai giudici gli avvocati avevano sollevato la questione della irretroattività della 'spazzacorrotti', legge che ha imposto una stretta sulle misure alternative al carcere per i condannati per corruzione.

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