Francesco Totti, Ora ho paura

Francesco Totti: "Ora ho paura"

Francesco Totti: "Ora ho paura"


29 maggio 2017, ore 09:31 , agg. alle 09:52

Il capitano della Roma ha salutato commosso i suoi tifosi all'Olimpico

Francesco Totti ha giocato ieri la sua ultima partita con la Roma. Commozione dei tifosi allo Stadio Olimpico: "Ora si spegne la luce e ho paura", ha detto il capitano.
Abbiamo assistito al passo d'addio di Francesco Totti, ultimo rappresentante di una razza eletta e ormai figlia del passato: le bandiere, campioni di tutti. Difficilissimo provare a descrivere, in poche parole, il mistero di un rapporto viscerale e autentico, come quello che ha unito un giocatore di calcio a una città e si è ammirato ieri, all’Olimpico. C'è la scelta coraggiosa di non andar mai via, certo. C'è la romanità profonda e autentica di Francesco Totti, senza alcun dubbio. Ancora, lo spirito di squadra, la dedizione, la simpatia maturata negli anni. Tutto vero e tutto importante, ma se Totti è Totti ci deve essere qualcosa in più.Ai grandi Campioni affidiamo i nostri sogni. La parte più delicata e innocente di grandi e piccoli. Il bambino che è in noi vede nel Campione qualcosa di irraggiungibile e magico, l'uomo o la donna idealizzati. Non a caso, può capitare di conoscere il proprio beniamino e restarne delusi. L'aspettativa era semplicemente troppo grande. A Totti, sono stati affidati anni e anni di sogni, una responsabilità enorme, portata con impegno e leggerezza. Il sogno non è necessariamente uno scudetto o una coppa - è lapalissiano che il Capitano avrebbe fatto collezione di trofei, giocando altrove - con Francesco Totti è diventato anche e soprattutto identificare una città, un modo di essere. Totti, a Roma, è parte dell'immaginario collettivo, un risultato semplicemente impensabile per chiunque, nello sport iper professionistico e smitizzato di oggi. Metteteci poi l'aria finto-svagata, il delizioso giocare con la propria istruzione non di livello accademico, la storia da copertina della sua famiglia e avrete il Campione irripetibile. Le lacrime di ieri, sue e di tutta una città, hanno così conquistato un Paese intero, per una perfetta festa di sport e vita.