Fridays for Future, oggi è sciopero globale per il clima in tutto il mondo. 70 le piazze italiane mobilitate

Fridays for Future, oggi è sciopero globale per il clima in tutto il mondo. 70 le piazze italiane mobilitate

Fridays for Future, oggi è sciopero globale per il clima in tutto il mondo. 70 le piazze italiane mobilitate


23 settembre 2022, ore 08:00

Il mondo dell’associazionismo, i sindacati e naturalmente gli studenti scendono in piazza oggi per rimettere al centro il benessere delle persone e sconfiggere la crisi climatica

Oggi in tutto il mondo, in ogni continente, il movimento Fridays for Future torna in piazza. Per tenere alta l’attenzione sul tema dei cambiamenti climatici e in particolare in Italia lo sciopero si traduce nel culmine del lavoro svolto durante la campagna elettorale per portare al centro del dibattito pubblico i temi e le misure necessarie per risolvere la crisi climatica e per garantire supporto alle persone più colpite dagli effetti della crisi energetica. Queste proposte, "alcune delle quali sono raccolte nell’Agenda climatica, sono il fulcro delle rivendicazioni della mobilitazione, senza tralasciare ovviamente la narrativa del #PeopleNotProfit (persone, non profitto) e cioè per una giustizia climatica globale", spiega il movimento.

SCIOPERO ALLCA-CUB PER FRIDAYS FOR FUTURE

L'Allca, il comparto dei chimici della Cub, ha proclamato oggi uno sciopero nazionale di 8 ore aderendo all'astensione mondiale in difesa del clima del movimento Fridays for Future. Il sindacato prenderà parte anche a due manifestazioni a Milano, alle 9.30 e alle 18, che partono entrambe da largo Cairoli. "Come sindacato organizziamo le lavoratrici e i lavoratori di quelli che sono tra i più inquinanti ed energivori settori dell'industria: chimica, energetico, petrolifero, gomma-plastica - sottolinea il segretario generale dell'Allca-Cub, Giovanni Cippo -. Settori dove a venire sfruttate sono le risorse naturali del pianeta quanto quelle umane di migliaia di operai. Un centinaio di grandi aziende infatti è responsabile del 71% di tutte le emissioni industriali globali di gas serra, con un solo quarto di esse a contribuirvi per il 51%". "Riteniamo che, dato il modello industriale capitalista odierno, sia illusorio parlare di 'green economy' - conclude il sindacalista -, ne' potranno essere delle azioni individuali, per quanto nobili e auspicabili, a invertire la rotta suicida su cui, per scelte di pochi, l'intero pianeta si sta avviando a grandi passi".

WWF YOUNG IN PIAZZA

A scendere in piazza anche Wwf Young per lo sciopero globale per il clima, per ribadire #PeopleNotProfit e #AgendaClimatica. A pochi giorni dalle elezioni politiche, l'obiettivo è di sottolineare l'importanza di "accelerare la lotta contro il riscaldamento globale e aiutare concretamente le comunità più vulnerabili a far fronte all'impatto della crisi climatica". Dopo l'importante partecipazione negli ultimi scioperi, in particolare a Roma il 25 marzo, la community Wwf Young si sarà coinvolta a livello locale, "aiutando nell'organizzazione della marcia e partecipando attivamente ai cortei". La community giovane "ribadisce l'importanza di trattare in modo integrato i problemi economici con quelli ambientali per attuare la transizione, dare un impulso senza precedenti al risparmio e all'efficienza energetica, porsi l'obiettivo di approvvigionarsi al 100% di elettricità da fonti rinnovabili entro il 2035, approvare una legge sul clima e un codice della natura che riorganizzi tutte le normative a tutela della biodiversità, nonchè di una legge sul consumo del suolo". Secondo il Wwf Young "i prossimi 5 anni saranno cruciali per contrastare la crisi ambientale in atto. La legislatura entrante è quella più vicina che mai agli obiettivi fissati al 2030, bisogna agire bene, e subito".


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