Furbetti del reddito di cittadinanza, 116 denunciati a Treviso, c'era chi aveva la Maserati e aveva vinto al gioco

Furbetti del reddito di cittadinanza, 116 denunciati a Treviso, c'era chi aveva la Maserati e aveva vinto al gioco

Furbetti del reddito di cittadinanza, 116 denunciati a Treviso, c'era chi aveva la Maserati e aveva vinto al gioco


07 ottobre 2021, ore 10:00 , agg. alle 15:09

La Guardia di Finanza di Treviso ha accertato violazioni per un importo di 700 mila euro; tra chi percepiva illecitamente il sussidio c'erano anche alcune persone che avevano vinto al gioco on line e non lo avevano dichiarato

L'indagine delle Fiamme Gialle di Treviso, svolta in collaborazione con l'Inps e con la Regione del Veneto, ha verificato che il sussidio veniva percepito, senza requisiti, da 116 persone residente in diversi comuni della Marca trevigiana, per un importo totale corrisposto pari a 700mila euro. E i controlli hanno svelato una serie di casi davvero singolari.

I poveri ricchi

Tra i vari casi anche chi ha acquistato un suv Maserati e chi ha vinto oltre un milione al gioco. Alcuni beneficiari del reddito di cittadinanza, infatti, sono risultati titolari di conti di gioco online, usati assiduamente per fare scommesse su eventi sportivi, partecipare a tornei di poker o altri giochi. Su tali conti di gioco sono state accreditate, in vari casi, somme di denaro per centinaia di migliaia di euro, incompatibili con uno stato di indigenza economica. Come il caso di due disoccupati: un 54enne di Treviso, che ha vinto 1,6 milioni di euro, e un 48enne di Conegliano che ha incassato 500 mila euro.

Stranieri senza residenza

 Per 45 persone, in gran parte cittadini stranieri, la causa della illegittima fruizione del beneficio è dovuta alla mancanza del requisito della residenza, tenuto conto che la legge prevede che il richiedente il sussidio debba essere residente in Italia da almeno 10 anni e che lo sia stato continuativamente negli ultimi due anni.

Nullatenenti con la Maserati 

In 17 occasioni, invece, l'irregolarità ha riguardato l'omissione, nella dichiarazione sostitutiva unica, di informazioni reddituali rilevanti (redditi percepiti, anche per attività di lavoro dipendente, e disponibilità immobiliari) che, se indicate, avrebbero messo i richiedenti al di fuori dei limiti previsti per l'ammissione al reddito di cittadinanza. Come una kosovara, residente a Treviso, che non aveva indicato nel proprio nucleo familiare la presenza di una persona, proprietario di immobili dati in affitto, e un senegalese, residente a Castelcucco, che non aveva indicato che altri sei componenti del proprio nucleo familiare percepivano redditi da lavoro dipendente. Diversi sono, ancora, i casi di mancata comunicazione, successivamente alla dichiarazione, della variazione delle condizioni che davano diritto al reddito di cittadinanza: in 12 hanno nascosto di aver iniziato a lavorare, mentre altre 5 hanno avuto variazioni nella composizione del proprio nucleo familiare, senza però informare l'Inps. In altri 3 casi, i beneficiari sono risultati proprietari di auto immatricolati la prima volta nei sei mesi antecedenti la richiesta del sussidio, o di auto di cilindrata superiore a 1.600 cc o moto di cilindrata superiore a 250 cc, incompatibili con la percezione del beneficio economico. Una di queste persone, nel periodo che fruiva del sussidio, ha acquistato un suv Maserati "Levante". Infine nove persone hanno omesso di comunicare la presenza, all'interno del proprio nucleo familiare, di persone che si trovano in carcere, circostanza quest'ultima che incide sui parametri normativi fissati per l' erogazione del reddito.


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