Furbetti del Reddito di Cittadinanza: 389 denunce a Catania

Furbetti del Reddito di Cittadinanza: 389 denunce a Catania

Furbetti del Reddito di Cittadinanza: 389 denunce a Catania


29 aprile 2022, ore 15:30

Tra gli irregolari percettori del Reddito di Cittadinanza anche 191 con precedenti penali, anche per reati di mafia

Le sane e vecchie tradizioni del Bel Paese. I valori che regolano la nostra quotidianità: Gli gnocchi il giovedì, la messa la domenica, l’aperitivo al calar del sole, le ferie ad agosto, i furbetti del reddito di cittadinanza. D’altronde, sempre di valori si tratta. Questa volta il caso arriva dalla provincia di Catania, con un nuovo, ennesimo, caso di elargizione di RDC a percettori che non ne avevano diritto.

Il Caso

Il caso arriva dal rione di Librino (Catania). I Carabinieri del comando provinciale, con la collaborazione dell'Inps, hanno denunciato 389 persone che percepivano in modo irregolare il Reddito di cittadinanza. Le indagini si sono svolte da ottobre 2021 a marzo 2022. Tra le persone fermate anche 191 con precedenti penali, alcune anche per reati di mafia. Gli indagati sono accusati di aver ottenuto indebitamente dal 2020 il sussidio con dichiarazioni false e omissive. Molti dei truffatori dichiaravano falsamente di essere gli unici componenti del nucleo familiare, in modo da ricevere gli importi mensili nonostante la convivenza con un familiare lavoratore, oppure, consentendo ad altri componenti della famiglia di avanzare richiesta all'Inps per lo stesso sussidio statale.

Molti degli indagati applicavano un ulteriore stratagemma: avevano indicato residenze "fittizie" (numerosi cittadini stranieri pare abitassero nella stessa abitazione senza averci mai soggiornato), oppure indirizzi corrispondenti ad esercizi commerciali, cavalcavia e aree di campagna.

L'importo complessivo riscosso indebitamente ammonta a circa 3 milioni di euro. I denunciati sono stati segnalati all'Inps al fine di revocare immediatamente il beneficio, con efficacia retroattiva, e l'avvio delle necessarie procedure di restituzione di quanto illecitamente percepito.

Gli indagati

Alcuni casi tra le mani dei Carabinieri sono balzati all’attenzione dei cronisti: in particolare la storia di una famiglia di 4 persone i cui componenti avevano presentato tutti, singolarmente, la richiesta di reddito di cittadinanza, omettendo di dichiarare l'esatta composizione del loro nucleo familiare. Grazie a questo stratagemma, risultando formalmente "da soli" a casa, erano riusciti ad ottenere il sussidio per 18.496,75 euro nel giro di poco meno di 2 anni. A rendere la situazione ancora più assurda l’individuazione di alcuni indirizzi che corrispondevano a quelli di Istituti Penitenziari nei quali, in passato, alcuni indagati erano stati detenuti. Probabilmente un’ironica anticipazione di quello che rischiano adesso, sgamata la truffa.

Infine, tra i destinatari del reddito di cittadinanza, sono state individuate anche persone sottoposte agli arresti domiciliari, lavoratori "in nero" impiegati nel settore dell'edilizia e 41 stranieri che hanno dichiarato falsamente di essere residenti in Italia da più di dieci anni.

L’Osservatorio Inps sul RdC

Al fine di vigilare su possibili attribuzioni improprie del Reddito di Cittadinanza, è stato istituito un apposito Osservatorio Inps il quale, proprio nella giornata di ieri, ha diffuso alcuni dati che hanno infiammato nuovamente le polemiche circa il sussidio statale. In provincia di Napoli si spende per il Reddito e la Pensione di cittadinanza quasi quanto nell'intero Nord: a marzo si è speso 105,3 milioni nella provincia di Napoli e 107,7 nell'intero Nord del Paese. Nei pressi del capoluogo campano a marzo potevano contare sul sussidio oltre 166mila famiglie per 446mila beneficiari nel complesso a fronte delle 221mila famiglie per 432mila beneficiari nell'intero Nord. Per le famiglie partenopee l'importo medio è stato a marzo di 631,88 euro mentre nel Nord la media dell'assegno è di 486 euro.


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