Garlasco, la nuova perizia conferma Dna compatibile con quello di Sempio. La difesa: 'è la prova di un contatta indiretto'
Garlasco, la nuova perizia conferma Dna compatibile con quello di Sempio. La difesa: 'è la prova di un contatta indiretto'
27 novembre 2025, ore 14:10
Le tabelle fornite dalla genetista incaricata dal tribunale di Pavia confermano una compatibilità tra il materiale genetico trovato sulle unghie di Chiara Poggi e quello dell'indagato Sempio. Ma il profilo non può essere attribuito a un singolo individuo
Le tracce sotto le unghie di Chiara Poggi sono compatibili con il DNA di Andrea Sempio. Nessuna conclusione scritta, ma tabelle ed elementi tecnici che secondo gli esperti forniscono i primi risultati scientifici, secondo cui sui frammenti di due unghie di Poggi c'è un materiale genetico compatibile con la linea maschile della famiglia di Andrea Sempio, indagato per l'omicidio in concorso della ventiseienne. Mentre la traccia su un'altra unghia appartiene a un secondo Dna maschile ignoto. Questo è quanto emerge dalle valutazioni consegnate dalla perita Denise Albani alle parti in vista dell'incidente probatorio. La relazione definitiva dell’esperta verrà fornita solo a inizio del mese prossimo, prima dell'udienza in calendario il 18 dicembre che chiuderà l'incidente probatorio.
DNA DA CONTATTO
I consulenti della difesa di Andrea Sempio non sono sopresi dai risultati della relazione sul materiale genetico trovato sulle unghie della ventiseienne uccisa a Garlasco il 13 agosto 2007. Il pool difensivo dell’indagato sta lavorando, però, per dimostrare che si tratta di un "Dna da contatto" dovuto all'aver toccato uno stesso oggetto o superficie, in momenti diversi. E ciò sarebbe confermato dai valori molto bassi di materiale rintracciato sulle mani della vittima. "E' un dato che ci aspettavamo, non ci sorprende, ed è tutto da valutare. Parliamo di un Y (indica la linea familiare paterna, ndr) che nei valori Rfu (la sogna scelta per l'analisi, ndr) che abbiamo sono molto bassi: superano di poco i 200, nessun picco supera i 1000, ha una media di valori - sia dell'unghia attribuibile alla mano destra che a quella della mano sinistra - bassissimi. Se fosse un'aggressione avremmo valori al di sopra dei 2.000-3.000" ha affermato all'Adnkronos Armando Palmegiani, consulente di Andrea Sempio dopo i primi dati.
'SONO INNOCENTE'
Intanto, il trentasettenne si dice molto amareggiato per le indiscrezioni filtrate sui dati della perizia, prima del deposito delle conclusioni. Sempio aveva detto durante una puntata di Porta a Porta che "L'unico punto" su cui le consulenze "concordano" è che si tratta di una "traccia parziale", che se sottoposta a un doppio identico esame "non si riproduce mai nelle repliche, quindi non ha i criteri per essere attendibile" poiché non fornisce lo stesso risultato, e che "forse alcuni punti" potrebbero coincidere con "Andrea Sempio, dei familiari o di una persona che condivide lo stesso aplotipo non presente nei loro database" diceva parlando in terza persona. Parole che somigliano a quelle pronunciate dalla stessa perita Albani in aula nell'udienza del 26 settembre. "Non potrò mai dire, e ci tengo a sottolinearlo, che quel profilo è di Tizio, perché è proprio concettualmente sbagliato essendo un aplotipo", dunque la sola deduzione "che si può andare a evidenziare è un contesto familiare di appartenenza, ma sicuramente non va a individuare una singola persona". Il materiale trovato sulle unghie della vittima è un "aplotipo parziale misto non consolidato. Questo è un dato oggettivo". Sempio, secondo fonti vicine all’uomo, resta convinto di poter dimostrare la sua innocenza, cosa che ha sempre ribadito in questi anni
