Gaza, la strage dei volontari. Per Israele è stato un errore, la comunità internazionale chiede chiarezza

Gaza, la strage dei volontari. Per Israele è stato un errore, la comunità internazionale chiede chiarezza

Gaza, la strage dei volontari. Per Israele è stato un errore, la comunità internazionale chiede chiarezza   Photo Credit: AgenziaFotogramma.it


03 aprile 2024, ore 13:30

"Non doveva succedere" dice l'esercito israeliano. Gli Stati Uniti chiedono un'indagine rapida e pubblica. Intanto cresce la tensione tra Tel Aviv e Teheran

Il raid che ha ucciso i sette volontari dell'Ong World Central Kitchen a Gaza, mentre portavano aiuti umanitari, è stato "un errore dovuto ad una cattiva identificazione notturna nel corso di una guerra condotta in condizioni molto complesse": a spiegarlo è il capo di stato maggiore dell’esercito israeliano Herzi Halevi. "Non doveva succedere, l'attacco non è stato condotto con l'intenzione di colpire gli operatori" ha detto, esaltando il lavoro di assistenza della Wck a Gaza. Parole che arrivano dopo quelle del premier Benjamin Netanyahu, che ieri aveva fatto riferimento ad un "tragico caso in cui le nostre forze hanno colpito senza intenzione gente innocente".

INDIGNAZIONE INTERNAZIONALE

Ammissioni che non bastano alla comunità internazionale. In una nota, il presidente americano Joe Biden si è detto "indignato e addolorato" per la morte di persone che "fornivano cibo ai civili affamati nel mezzo di una guerra. Erano coraggiosi e altruisti". Ha poi accusato ancora Tel Aviv per non aver protetto abbastanza i civili, e ha chiesto che Israele conduca un'indagine rapida e pubblica. Che ieri era stata auspicata anche dalla Commissione europea, che ha invocato l'immediata attuazione della risoluzione Onu per un cessate il fuoco, votata nei giorni scorsi. Uno stop alle armi, subito, chiesto anche da Papa Francesco, al termine dell'udienza generale. "Rinnovo l'appello a che sia permesso a quella popolazione civile stremata e sofferente l'accesso agli aiuti umanitari e che sia subito rilasciati gli ostaggi" ha detto Bergoglio, esprimendo cordoglio per la morte dei 7 cooperanti. 

LE TENSIONI CON L'IRAN

Intanto preoccupa il rischio escalation con l'Iran: lunedì un raid in Siria attribuito ad Israele ha raso al suolo l'ambasciata iraniana a Damasco. Morte 11 persone. L'ambasciatore Akbari aveva subito assicurato che "la risposta di Teheran sarà dura". Parole ribadite nelle scorse ore dalla suprema guida Khamenei, che ha promesso che il "malevolo regime di Israele sarà punito". Condanna per l'attacco è arrivata anche dal segretario generale dell'Onu Antonio Guterres, che ha riaffermato il principio dell'inviolabilità delle sedi e del personale diplomatico,che deve essere rispettato come prescritto dal diritto internazionale. 


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