Gazprom taglia le forniture di gas a Italia, Francia e Germania, all'Eni la metà della richiesta

Gazprom taglia le forniture di gas a Italia, Francia e Germania, all'Eni la metà della richiesta

Gazprom taglia le forniture di gas a Italia, Francia e Germania, all'Eni la metà della richiesta


18 giugno 2022, ore 11:15 , agg. alle 14:31

Nel nostro Paese la situazione al momento è comunque sotto controllo

Rubinetti chiusi, o forse no. A quasi quattro mesi dall'inizio dell'invasione russa dell'Ucraina la parallela battaglia del gas sembra guadagnarsi un ruolo sempre maggiore nel delinearsi degli scenari possibili. Al centro della scena al momento è la società russa Gazprom, che per l'Unione europea taglia le forniture. Nel mirino Germania, Francia e Italia. Problemi di natura tecnica, secondo Gazprom, e di manutenzione. Ma da Berlino e da Roma si parla di "uso politico del gas".

Tagli per tutti

Per il nostro Paese è stata l'Eni a farlo sapere: rispetto al quantitativo di gas richiesto, la società ne ha ricevuto dalla Russia solo la metà. Sorte simile è toccata alla Germania, le cui forniture si sono ridotte - ancora da Gazprom - del 65%. Lo snodo principale interessato dai tagli è ancora una volta il gasdotto Nord stream 1, lo stesso che dalla Germania prosegue poi in Francia. A Parigi però è andata peggio: tramite pipeline, di gas non ne arriva proprio più.

Situazione italiana sotto controllo

Nonostante i tagli alle forniture la situazione italiana si conferma al momento sotto controllo, complici le importazioni in arrivo paesi altri rispetto alla Russia. Nello specifico è l'Algeria a fornire oltre 64 milioni di metri cubi di gas, rispetto agli attuali 34 in arrivo da Mosca. Una tendenza in atto da alcune settimane, secondo le previsioni commerciali di Snam. Ad aiutare sono inoltre le temperature in aumento e una domanda di gas che va riducendosi, permettendo la creazione di un disavanzo da destinare agli stoccaggi e alle esportazioni. Fonti del ministero per la Transizione ecologica fanno sapere che nei prossimi giorni il ministro Cingolani farà il punto della situazione per valutare la situazione, ricordando che il Comitato emergenza gas monitora quotidianamente tutti i possibili scenari.

Le rassicurazioni della Commissione europea

Alla luce degli ultimi tagli è la Commissione europea a rassicurare sull'attuale stato delle forniture. "Sulla base del nostro scambio con le autorità nazionali attraverso il gruppo di coordinamento del gas, non vi è alcuna indicazione di un rischio immediato di sicurezza degli approvvigionamenti, ma continuiamo a monitorare la situazione molto da vicino e rimaniamo in stretto contatto con le autorità nazionali dei Paesi colpiti".


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