Gerusalemme, nuovi incidenti sulla Spianata delle Moschee, duecento manifestanti feriti, presenti 8mila fedeli islamici

Gerusalemme, nuovi incidenti sulla Spianata delle Moschee, duecento manifestanti feriti, presenti 8mila fedeli islamici

Gerusalemme, nuovi incidenti sulla Spianata delle Moschee, duecento manifestanti feriti, presenti 8mila fedeli islamici


10 maggio 2021, ore 14:00 , agg. alle 14:59

Netanyahu: 'Siamo con la polizia, dai media immagini false. Solo la sovranità israeliana consente la libertà di culto per tutti"

Nuovi scontri tra manifestanti palestinesi e polizia in corso a Gerusalemme est. Alla Porta di Damasco circa 200 dimostranti hanno lanciato sassi contro gli agenti che hanno risposto con lancio di granate stordenti e cariche per disperdere le persone. Incidenti anche nel quartiere di Sheikh Jarrah, e ad Haifa. Nella notte e stamani, lanciati razzi da Gaza verso Israele. Re Abdallah di Giordania in una telefonata con Abu Mazen condanna "le violazioni e le misure israeliane" e chiede che cessino "le pericolose provocazioni contro gli abitanti di Gerusalemme"

Scontri sulla Spianata delle Moschee

La polizia israeliana ha deciso di vietare l'ingresso di fedeli ebrei sulla Spianata delle Moschee (per gli ebrei il Monte del Tempio) in occasione del 'Jerusalem day' di oggi per evitare nuove violenze. Secondo i media nel luogo sono ora presenti circa 8mila fedeli islamici: alcune immagini diffuse sui social mostrano ammassi di fuochi artificiali, bastoni, pietre e bottiglie Molotov. E si attende una decisione della polizia che non è ancora chiaro se autorizzerà un corteo celebrativo dei nazionalisti. Secondo Haaretz, la Mezzaluna Rossa palestinese parla di 180 feriti, uno dei quali in condizioni definite gravi, e di un totale di una ottantina di persone trasportate in ospedale a Gerusalemme Est e in un ospedale da campo allestito presso la Spianata delle Moschee.

I numeri della Mezzaluna Rossa

La Mezzaluna Rossa, riporta ancora Haaretz, ha accusato la polizia israeliana di impedire ai soccorritori l'accesso al sito. Anche fonti mediche citate dall'agenzia turca Anadolu parlano di "centinaia" di feriti. L'esercito israeliano ha reso noto di aver colpito "obiettivi terroristi" di Hamas in risposta al lancio di razzi da Gaza. Secondo quanto hanno scritto su Twitter le Forze di difesa di Israele "l'obiettivo di Hamas era attaccare civili israeliani, il nostro era combattere il terrorismo". Per questo, prosegue il tweet, "in risposta ai palloni incendiari e al lancio di quattro razzi da Gaza contro Israele" avvenuti domenica, "tank dell'esercito israeliano hanno attaccato obiettivi terroristi di Hamas a Gaza". In precedenza, gli israeliani avevano reso noto che da Gaza erano stati lanciati due razzi contro la città di Ashkelon e che il sistema di difesa aerea ne aveva intercettato un terzo. E questa mattina l'esercito israeliano ha denunciato nuovi lanci di razzi da Gaza. Intanto, continua a salire la tensione a Gerusalemme, con circa 300 persone, tra le quali 20 agenti, che sono rimasti feriti negli scontri tra manifestanti palestinesi e poliziotti israeliani venerdì scontri. Anche ieri si sono avuti incidenti.

Le parole di Netanyahu e della Giordania

Il ministero degli Esteri giordano ha convocato l'incaricato d'affari israeliano ad Amman per protestare e condannare le recenti operazioni delle forze israeliane sulla Spianata delle Moschee a Gerusalemme nonché gli episodi di violenza commessi contro i palestinesi nel sobborgo Sheikh Jarrah di Gerusalemme Est. Stando a una nota del ministero degli Esteri, nel corso dell'incontro il segretario generale Youssef al-Batayneh ha dichiarato che le azioni israeliane contro i fedeli della Moschea di Al-Aqsa rappresentano "una violazione del diritto internazionale, dello status quo storico e giuridico e devono cessare immediatamente". La Giordania è custode dei luoghi sacri di Gerusalemme. La battaglia in corso "per lo spirito di Gerusalemme" è "la lotta secolare tra tolleranza e intolleranza, fra violenza selvaggia e mantenimento di ordine e legge". Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu. "Elementi che ci vogliano espropriare dei nostri diritti, ci spingono periodicamente ad erigerci con una posizione forte come sta facendo adesso la polizia che appoggiamo. Solo la sovranità israeliana consente la libertà di culto per tutti". "Le immagini dei mass media mondiali - ha concluso - sono distorte e falsificano la situazione: la verità alla fine prevarrà".


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