Giappone, bus nega passaggio a disabile per ossessione ritardi

Giappone, bus nega passaggio a disabile per ossessione ritardi

Giappone, bus nega passaggio a disabile per ossessione ritardi


26 febbraio 2019, ore 14:00

Aveva solo 30 secondi sulla tabella di marcia, troppo pochi per preparare l’apposita rampa

In Giappone, nella prefettura di Chiba, il conducente di un mezzo pubblico ha pensato di privilegiare la puntualità sulla necessità di un passeggero disabile, per il quale avrebbe dovuto preparare l'apposita rampa per la sedia a rotelle e il seggiolino predisposto con la fascia di sicurezza. Aveva infatti solo 30 secondi disponibili sulla tabella di marcia prima di proseguire il suo percorso alla guida dell'autobus. Troppo poco per accogliere il passeggero disabile. Lo sfortunato viaggiatore ha raccontato la vicenda all'autista del bus successivo e da lì sono scattati gli accertamenti. La linea Matsudo Shin-Keisei, che serve la cittadina omonima sulla costa a est della capitale, dove il fatto è avvenuto, si è scusata e ha detto che si accerterà che i suoi dipendenti in futuro diano sempre la priorità alle esigenze dei passeggeri. Anche a discapito della puntualità del servizio. Il conducente del mezzo ha detto di "essersi pentito col senno di poi di aver preso la decisione sbagliata". In Giappone la puntualità dei trasporti è spesso oggetto di pubblico rimprovero. Nel 2016 in media il ritardo dei treni proiettile Shinkansen è stato di 24 secondi, incluse le possibili cause determinate dai disastri naturali, quali terremoti e tifoni che si abbattono frequentemente. Nel caso un treno di ogni linea o tratta registri un ritardo superiore ai 5 minuti il conduttore è obbligato a fare un annuncio pubblico di scuse ai passeggeri. La compagnia emette un certificato di ritardo, utilizzato di norma per giustificare l'imprevisto al datore di lavoro e per gli studenti a scuola.​