Gli italiani si fidano del presidente della Repubblica Sergio Mattarella ma non dei partiti
Gli italiani si fidano del presidente della Repubblica Sergio Mattarella ma non dei partiti Photo Credit: Foto: Ansa/Paolo Giando
09 ottobre 2025, ore 08:00
Secondo il rapporto Istat 'confidano anche in forze dell'ordine e vigili del fuoco'. Meglio i governi locali rispetto a quello nazionale. Bene l'affidabilità del Parlamento
Il presidente della Repubblica sì, i partiti no. Gli italiani appaiono sempre più sfiduciati nei confronti delle istituzioni, a maggior ragione se interrogati sul livello di affidabilità della politica. Ma, seppur con un punteggio in calo rispetto al 2023, quasi 7 cittadini su 10 continuano a confidare nel Quirinale.
IL RAPPORTO E I NUMERI
La fotografia scattata dall'Istat nell'indagine sulla fiducia nelle istituzioni racconta un Paese in cui poche realtà vengono promosse. Le uniche istituzioni che ottengono costantemente livelli oltre la sufficienza sono i vigili del fuoco, al primo posto con il 90% di cittadini che assegnano un punteggio più alto del 6 dal 2012, le forze dell'ordine e il presidente della Repubblica. Tutto il resto, dai partiti al governo, dal parlamento al sistema giudiziario continuano a non ottenere la sufficienza.
PROMOSSI MA CON FIDUCIA IN CALO
Nel 2024, però, si registra un calo che risulta generalizzato per quanto riguarda i livelli di fiducia nei confronti delle istituzioni. A partire dal Capo di Stato che tradizionalmente unisce tutti i cittadini: se nel 2023 confidava nella sua figura il 71,6% degli italiani, nell'ultimo anno la percentuale è scesa al 68,2. Nel dettaglio, il 45,2% dei cittadini ha assegnato punteggi tra 8 e 10, il 23% la sufficienza piena con voti tra 6 e 7, e una piccola minoranza, il 7,6%, si dice completamente sfiduciato. Perdono fiducia anche le forze dell'ordine, dopo anni di crescita costante: dal 76,2% si passa al 72,9%, valori che riportano ai dati di sette anni fa.
BOCCIATI PARTITI E MAGISTRATURA
Maglia nera, ancora una volta, per i partiti politici: poco più di un quinto degli intervistati esprime fiducia nei loro confronti, senza differenze tra Nord e Sud. L'analisi dell'Istat restituisce poi un confronto tra i diversi tipi di governi: quello locale, sia comunale sia regionale, viene percepito come più affidabile rispetto al nazionale. Il 48,3% delle persone attribuisce un punteggio oltre la sufficienza all'amministrazione comunale, mentre a quella regionale il 40,9%, contro il 37,3% degli italiani che ripone fiducia nel governo nazionale. Più diminuisce, infatti, la vicinanza territoriale tra cittadini e questo tipo di istituzione, più si riduce il livello di fiducia. In calo anche l'aspettativa positiva che i cittadini nutrono nei confronti del sistema giudiziario: si passa così dal 46,1% al 44% degli intervistati che confidano in questa istituzione. Tuttavia, aumenta negli anni l'affidabilità del parlamento italiano che nel 2024 pareggia il parlamento europeo. Se, infatti, le istituzioni politiche continuano ancora a occupare le ultime posizioni della graduatoria della fiducia, è anche vero, secondo l'indagine condotta su oltre un decennio, che dal 2012 hanno guadagnato consensi.
