Goleada azzurra, l’Italia batte 6-0 la Moldova in amichevole, primi gol in Nazionale per Caputo e Berardi

Goleada azzurra, l’Italia batte 6-0 la Moldova in amichevole, primi gol in Nazionale per Caputo e Berardi

Goleada azzurra, l’Italia batte 6-0 la Moldova in amichevole, primi gol in Nazionale per Caputo e Berardi


07 ottobre 2020, ore 22:37

Italia sul velluto contro la modesta Moldova, punteggio di 6-0 a Firenze , doppietta di El Shaarawy, gol di Cristante, Caputo e Berardi e autorete di Posmac

Tutto facile, ma giusta mentalità

La Moldova è una squadra modesta e l’Italia ha avuto vita facile. Però la Nazionale di Roberto Mancini non è scivolata in discesa e ha affrontato l’amichevole di Firenze con lo spirito giusto. Il ct ha messo alla prova giocatori che potrebbero rappresentare una valida alternativa ai titolari. Le risposte sono state positive: dai giovani come Locatelli, ma anche da chi ( come Ciccio Caputo) è approdato in Nazionale in età matura ma si è fatto trovare pronto. Ed El Shaarawy è tornato nei radar azzurri con una doppietta. L’Italia festeggia una goleada, il punteggio parla chiaro: 6-0, con ben cinque gol realizzati già nel primo tempo. C’era una volta una Italia che prendeva sotto gamba gli impegni più facili e riusciva quasi sempre a complicarsi la vita: con Roberto Mancini gli azzurri cercano sempre di dare il massimo e vanno dritti per la loro strada.

Cinquina nel primo tempo

La prima occasione della partita l’hanno avuta gli ospiti: Nicolaescu è scappato via a un Acerbi piuttosto distratto, Sirigu ha rimediato con una bella respinta. La risposta azzurra è stata portata de El Shaarawy, entrato in area da sinistra ha cercato lo scavetto ma ha trovato la parata di Koselev in calcio d’angolo; sul corner, al diciottesimo minuto, l’Italia si è portata in vantaggio con il colpo di testa vincente di Cristante. Dopo nemmeno cinque minuti è arrivato il raddoppio degli azzurri: gol di Ciccio Caputo, subito a segno nella serata del suo debutto in Nazionale a 33 anni dopo una carriera in provincia. Il terzo sigillo è arrivato alla mezzora: rete di El Sharaawy con un delizioso tocco d’esterno da posizione defilata. Poker servito al trentasettesimo, quando è arrivato l’autogol di Posmac. Appena prima dell’intervallo è arrivata la cinquina: ancora a segno El Shaarawy, in tuffo di testa per correggere in rete un pallonetto di Lazzari.

Dominio anche nella ripresa

L’Italia è ripartita con convinzione anche a inizio secondo tempo, con il 70% di possesso palla, ma con minor cattiveria sottoporta: Bonaventura in un paio di occasioni ha sfiorato la sesta rete. Poi, dopo una ventina di minuti, Roberto Mancini ha inaugurato una serie di cambi: dentro in un colpo solo Grifo, Emerson Palmieri, Sensi e il portiere Cragno. E al ventisettesimo minuto Grifo ha fornito un assist perfetto a Berardi, che da pochi passi ha parcheggiato in rete il suo primo gol in azzurro. Il punteggio non è più cambiato. E l’Italia ha potuto festeggiare il diciassettesimo risultato utile consecutivo.

Torna la Nations League

Ora l’attenzione torna a spostarsi sulla Nations League. Due partite in vista per gli azzurri: domenica a Danzica verrà affrontata la Polonia, poi mercoledì prossimo a Bergamo ci sarà la sfida all’Olanda. La Nazionale di Roberto Mancini attualmente è in testa al proprio girone: dopo il pareggio nel debutto contro la Bosnia, è arrivata la prestigiosa e meritata vittoria sul campo dell’Olanda. In classifica l’Italia è a 4 punti, Polonia e Olanda a 3, Bosnia a 1. Come è facile immaginare, le due prossime partite saranno decisive per le ambizioni degli azzurri in Nations League. Per questo, dopo aver visto all’opera le possibili alternative nell’amichevole con la Moldova, nelle prossime due gare verrà riproposta la formazione con i titolari. Nel fine settimana l’Italia tornerà a Danzica, deliziosa città al nord della Polonia, completamente distrutta durante la Seconda Guerra Mondiale ma poi ricostruita benissimo: nel 2012 la Nazionale vi giocò la gara inaugurale degli Europei, e fu un pareggio 1-1 contro la Spagna. Poi ci sarà una gara dall’alto valore simbolico perché si giocherà a Bergamo, città duramente colpita dal coronavirus. Roberto Mancini e la Federcalcio lo avevano promesso durante il lockdown: appena possibile l’Italia renderà omaggio alla città orobica, promessa mantenuta.


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