Governo, dopo 5 ore di scontro Draghi e il Movimento Cinque Stelle firmano l’accordo sulla giustizia

Governo, dopo 5 ore di scontro Draghi e il Movimento Cinque Stelle firmano l’accordo sulla giustizia

Governo, dopo 5 ore di scontro Draghi e il Movimento Cinque Stelle firmano l’accordo sulla giustizia


29 luglio 2021, ore 18:53 , agg. alle 19:04

Alla fine come voleva Palazzo Chigi la riforma-Cartabia viene approvata: regime speciale per tutti i reati di mafia, con tempi dei processi più lunghi previsti anche per terrorismo e violenza sessuale. Il via libera di Montecitorio la prossima settimana

Il capo del governo voleva chiudere entro oggi, e alla fine dopo un durissimo braccio di ferro la quadra c’è. Il Consiglio dei ministri è stato sospeso a lungo, poi è ripreso, con gli esponenti del M5S che, dopo una riunione fiume con il leader in pectore Giuseppe Conte, minacciavano di astenersi, ma in zona Cesarini sono stati convinti dai tempi più tempi più lunghi per tutti i reati di mafia, oltre che di terrorismo, droga e violenza sessuale. In particolare, per i processi di appello che comprendono reati con l’aggravante mafiosa ci saranno 6 anni di tempo. Per i processi invece per 416 bis e ter (associazione a delinquere di stampo mafioso) non è previsto alcun limite di tempo. Per intenderci, si tratta di casi come il tentato omicidio, corruzione, tentata strage, estorsione, riciclaggio, sequestro di persona commessi per agevolare la mafia. A questo punto l’obbiettivo di Mario Draghi sarà centrato, e il provvedimento alla Camera sarà votato con la fiducia la settimana prossima. Da parte sua il Guardasigilli Marta Cartabia si è detta 'molto soddisfatta': 'Sarà una giustizia celere senza i procedimenti in fumo'.


L’occupazione

Intanto manifesti bianchi e neri "no green pass" ed emiciclo occupato. La protesta di Fratelli d'Italia contro il decreto green pass ha paralizzato l'aula della Camera per quasi un'ora. A scatenare la bagarre la decisione della presidenza di Montecitorio di non concedere lo scrutinio segreto per le votazioni sulla pregiudiziale di incostituzionalità presentata dal partito di Giorgia Meloni al decreto varato dal governo. Dopo un'ora FdI ha liberato l'emiciclo e l'aula ha ripreso i suoi lavori, bocciando l'incostituzionalità del dl, che contiene le disposizioni sul green pass e la proroga dello stato di emergenza fino al 31 dicembre.


La polemica

Nel frattempo la manifestazione contro il green pass che si è svolta sotto casa del sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, accende la polemica tra le forze politiche. In particolare fra Pd e Lega. Lo ricordiamo, ieri sera un gruppo di persone si è radunato sotto l'abitazione del primo cittadino della località della riviera marchigiana gridando slogan come "liberta'" e "no green pass". A caldo, Ricci ha postato la foto dei manifestanti ripresi dalla finestra di casa specificando di non essere nella sua abitazione in quel momento e che la protesta ha lasciato i familiari e i figli increduli e spaventati. "Siete degli squadristi, vergogna. La libertà non sapete neanche cosa sia. Vaccinarsi è un dovere civico e morale, come ha detto Mattarella", è stato il primo commento del coordinatore dei sindaci Pd.

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