Governo, il Cdm vara il decreto anti-rincari, sui carburanti ecco uno sconto alla pompa per un mese

Governo, il Cdm vara il decreto anti-rincari, sui carburanti ecco uno sconto alla pompa per un mese

Governo, il Cdm vara il decreto anti-rincari, sui carburanti ecco uno sconto alla pompa per un mese


18 marzo 2022, ore 21:00

Draghi: “La sfida più importante è quella sull'energia, ci vuole coraggio per sostenere il potere d’acquisto delle famiglie e le imprese, sostenere il tessuto produttivo, proteggere la ripresa". A Roma pure il vertice tra Italia, Spagna, Portogallo e Grecia

Prima la cabina di regia, poi il Consiglio dei ministri, al termine un’affollata conferenza stampa con il premier Mario Draghi e i ministri Daniele Franco (Economia) e Roberto Cingolani (Transizione ecologica) e il sottosegretario a Palazzo Chigi Roberto Garofoli. Nel menù naturalmente il nuovo decreto anti-rincari, approvato dal Cdm. Sulle bollette, dunque, verranno potenziati la rateizzazione, fino a due anni, il bonus per i redditi bassi fino a 200 euro e gli aiuti per le imprese. Sui carburanti varata la cosiddetta accise mobile, grazie all’extra gettito dell’Iva (circa 300 milioni di euro) dovuto ai prezzi più alti, il che comporterà uno sconto al prezzo alla pompa di oltre 10 centesimi al litro, sia per la benzina sia per il gasolio per un mese. Da parte sua il ministro dello Sviluppo Giancarlo Giorgetti ha lanciato l’allarme sull’acciaio.


Il vertice

Intanto "Occorre fare subito". Nelle parole del premier Mario Draghi, del capo del governo spagnolo, Pedro Sanchez, del primo ministro portoghese, Antonio Costa e del ministro greco, Kyriakos Mitsotakis (in video collegamento causa Covid), c'è l'urgenza dei Paesi del Mediterraneo affinché l'Europa intervenga già la prossima settimana fornendo una risposta comune alle molteplici ripercussioni della crisi ucraina. "Una gestione comune del mercato dell'energia conviene a tutti", la premessa dei primi ministri al termine del vertice. "Stoccaggi comuni" a protezione dei singoli Stati membri "in caso di shock isolati", perché - argomenta draghi - "acquisti comuni ci permettono di avere un peso negoziale migliore nei confronti dei fornitori". La cornice è quella di villa Madama: prima l'incontro tra i leader di Italia, Spagna, Portogallo e Grecia che vantano "un legame che va molto indietro nel tempo", poi il punto stampa e, infine, un pranzo di lavoro. Non c'è la Francia che anche in qualità di presidente di turno del Consiglio Ue sarà un'interlocutrice costante, al pari della Germania che ha la presidenza del G7. Ma l'operazione ha comunque il fine di aumentare un pressing nei confronti di Bruxelles affinché si superino le resistenze, da quelle di Berlino a quelle dei Paesi bassi. La "sfida" più importante è quella sull'energia, "ci vuole coraggio" per "sostenere il potere di acquisto delle famiglie e le imprese, sostenere il tessuto produttivo, proteggere la ripresa". Da qui l'esigenza di un 'Recovery' di guerra, di una mossa sulla falsa riga di quella arrivata dall'Europa in periodo Covid. E il parallelo, proprio nel giorno in cui in Italia si omaggiano le vittime della pandemia, è quanto mai calzante.


Golden power

Dal Cdm arriva pure una stretta sul golden power. Dal settore della difesa a quello della sicurezza, per arrivare alle telecomunicazioni con un occhio più che attento alle tecnologie del 5g e del 'cloud' nazionale: il governo rafforza i suoi poteri speciali, il cosiddetto Golden Power, con un corposo intervento normativo. Oltre a norme specifiche per i diversi settori, che di fatto rendono strutturali alcune misure adottate temporaneamente con i decreti Covid, sono previste semplificazioni e l'arrivo di un apposito nucleo di valutazione e analisi strategica costituito da 10 esperti che lavoreranno presso la Presidenza del Consiglio.


Dl Ucraina

Infine, via libera anche al decreto Ucraina. Sostegni a Regioni, enti, associazioni e Terzo settore per l'accoglienza complessiva di 75mila profughi ucraini. Nello specifico, 60mila unità sono per l'assistenza di profughi che abbiano trovato autonoma sistemazione. Altri 15mila sono per "ulteriori forme di accoglienza diffusa" che saranno attuate "mediante i Comuni, gli enti del Terzo settore, o Centri di servizio per il volontariato, gli enti e le associazioni e gli enti religiosi civilmente riconosciuti". Altri contributi riguardano l'assistenza sanitaria delle Regioni per 100mila rifugiati.


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