Governo, il ministro della Salute Speranza cambia la fascia di rischio per 5 regioni: il pericolo alto aumenta

Governo, il ministro della Salute Speranza cambia la fascia di rischio per 5 regioni: il pericolo alto aumenta

Governo, il ministro della Salute Speranza cambia la fascia di rischio per 5 regioni: il pericolo alto aumenta


13 novembre 2020, ore 19:00

Campania e Toscana diventano zone rosse, Marche, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia invece diventano zone arancioni

La penisola si colora sempre più di rosso e arancione. Come previsto, con l'aumentare dei contagi e gli ospedali vicini al collasso, sempre più Regioni entrano nelle aree più a rischio, e quindi vengono sottoposte a misure più restrittive. Oggi si è riunita la Cabina di regia per il monitoraggio settimanale con il ministero della Salute, l’Iss (l’Istituto Superiore di Sanità) e i rappresentanti delle regioni, e in base ai 21 indicatori utilizzati per la griglia sono emerse nuove criticità. Così l’attesa ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza cambia la classificazione regionale dello stato di rischio. Passano in area “rossa” le regioni Campania (che fa il salto doppio, da gialla a rossa) e Toscana (che era arancione). Passano in area “arancione” le regioni Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Marche.

La nuova Italia

Campania e Toscana vanno così ad aggiungersi alle altre regioni già dichiarate zone “rosse”. Si tratta di Calabria, Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta e provincia autonoma di Bolzano. Le regioni “arancioni” diventano nove: Liguria, Umbria, Abruzzo, Puglia, Basilicata, Sicilia, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Marche. Restano “gialleLazio, Sardegna, Molise, Veneto, provincia autonomia di Trento.

Le misure

Essere in area rossa vuol dire sinteticamente spostamenti vietati, chiusura di bar e ristoranti e dei negozi in generale, eccetto supermercati, farmacie, tabaccherie, parrucchieri, scuola in presenza solo fino alla prima media, oltre che le chiusure valide per tutto il Paese, quelle di cinema, teatri, palestre. L'area arancione, quella a rischio medio-alto, prevede tra l'altro il divieto di spostamento tra una regione e tra un comune e l'altro.

Prove di intesa

Tutto quando in un inedito confronto virtuale va in scena una prova di asse Palazzo Chigi-Cgil, con un botta e risposta tra Giuseppe Conte e Maurizio Landini nella prima giornata della rassegna 'Futura: lavoro, ambiente, innovazione'. Dopo quasi un'ora di chiacchierata i punti di incontro non sembrano pochi, tra impegno forte per l'occupazione, riforma gli ammortizzatori sociali, no a investimenti a pioggia e un miglioramento dei protocolli per la sicurezza sul lavoro. "Il 2021 sarà l'anno della riforma fiscale e tributaria. Sarà anche l'anno della riforma delle politiche attive del lavoro e degli ammortizzatori", è l’annuncio del premier dal suo studio, con il Segretario Landini che dal Teatro Brancaccio di Roma annuisce e rilancia subito: "Il prossimo anno deve essere l'avvio di un piano straordinario per creare lavoro e non far licenziare le persone". Il dialogo insomma c'è.


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