Governo, lo scontro continua sulla manovra

Governo, lo scontro continua sulla manovra

Governo, lo scontro continua sulla manovra


05 dicembre 2019, ore 21:00

Anche la legge di bilancio diventa motivo di tensione, è strappo di Renzi sulle tasse. E Taranto torna in primo piano

Da un lato la crisi dell’ex Ilva si acuisce di nuovo con l'annuncio della Arcelor Mittal dei 4.700 esuberi, dall’altro lato c’è il premier Giuseppe Conte che minimizza e garantisce: "raggiungeremo gli obiettivi che ci siamo prefissati insieme". Mentre sul Fondo Salva-Stati, dopo l’Eurogruppo dove si è registrato un accordo di principio su "tutti gli elementi della riforma", come ha dichiarato il presidente Centeno, il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri accusa l’onorevole Claudio Borghi e la Lega di essere nemici dell’Italia, “in quanto sono per l'uscita dall'euro", e Conte stesso invita il leader del Carroccio a studiare prima di parlare. Intanto sulla manovra economica i nodi da sciogliere sono sempre quelli della plastic tax, della sugar tax e delle auto aziendali, Italia viva di Matteo Renzi insiste per la cancellazione totale di queste tasse. Per questo a Palazzo Chigi nuovo confronto d’urgenza con il capo dell’esecutivo. Infine, anche la riforma della prescrizione, cioè il suo blocco dopo il primo grado di giudizio, agita ancora la coalizione giallorossa, il Guardasigilli Alfonso Bonafede assicura di non volere una crisi, ma sempre il M5S avverte: bisogna chiudere l'era-Berlusconi.