Governo, no al lockdown per i non vaccinati ma è in arrivo un Green Pass più breve, valido 9 mesi

Governo, no al lockdown per i non vaccinati ma è in arrivo un Green Pass più breve, valido 9 mesi

Governo, no al lockdown per i non vaccinati ma è in arrivo un Green Pass più breve, valido 9 mesi


17 novembre 2021, ore 18:45

L’esecutivo tira il freno a mano sulle richieste di alcuni presidenti di Regione, che invocano misure restrittive per chi non si è immunizzato. E anche sulla proroga dello stato d’emergenza il premier Mario Draghi prende tempo, decisione solo a dicembre

La curva dei contagi sta salendo, ma al momento non c’è allarmismo a Palazzo Chigi. Mario Draghi fa quotidianamente un briefing con i suoi per analizzare i dati, e gli sforzi al momento restano puntati sulla campagna vaccinale, in particolare sulle somministrazioni della prima dose. L’unica concessione del premier è relativa ad una serie di misure che possano correggere il tiro su alcuni elementi che hanno bisogno di un tagliando.


L’alt

Insomma, il governo tira il freno a mano sulle richieste di alcuni presidenti di Regione, che invocano misure restrittive solo per i cittadini non vaccinati. E dunque domani con tutta probabilità il ministro Roberto Speranza porterà in Consiglio dei ministri unicamente l’obbligo vaccinale relativo alla terza dose per gli operatori sanitari, e in queste ore si sta valutando se ridurre la validità del green pass da 12 a 9 mesi, e del tampone rapido da 48 a 24 ore. “La verità è che è presto, non c’è ancora un ragionamento su questi temi, analizziamo i numeri giorno per giorno, per adesso altro non c’è”, spiega una fonte di governo. Anche se Draghi ritiene comprensibile la preoccupazione di alcuni Governatori di ritrovarsi in zona arancione sotto le festività. Vorrebbe dire un ritorno del coprifuoco alle 22, il divieto di spostarsi dal proprio comune di residenza, il limite di quattro persone da poter ospitare a casa, un remake dello scorso Natale. Con un dividendo politico da pagare in termini di consenso che potrebbe essere molto pesante. Senza dimenticare la ripresa della voce degli scettici del vaccino, pronti a sottolineare il ritorno al passato nonostante la campagna di vaccinazione.


Calma e gesso

Ma chi ha in mano il dossier-Covid predica calma. La misura presa dall’Austria di un lockdown per i non vaccinati, su cui tra gli ultimi ha aperto anche Nicola Zingaretti, è stata assunta a fronte di oltre 10mila contagi su una popolazione di 9 milioni di abitanti: “Per trovarci in una situazione simile in Italia ci dovrebbero essere tra i 60 e i 70mila contagi al giorno”. E nonostante le tante variabili in gioco la previsione è che il plateau della curva, il picco massimo che si stabilizza prima di scendere, si raggiunga considerevolmente prima di tale soglia.


I riflettori

Per questo i riflettori sono accesi sia sulla somministrazione delle terze dosi, sia su quella delle prime. Quest’ultime si attestano intorno alle 20mila al giorno, un dato non oceanico: “Ma se il trend dovesse durare fino alla fine dell’anno significherebbe aggiungere un 1,5/1,6% in più di popolazione vaccinata”. Ci si avvicinerebbe sensibilmente a quella soglia del 90% di popolazione vaccinata che è considerata indispensabile per raggiungere l’immunità di gregge.


Il pragmatismo

Come dire, a Palazzo Chigi vige il pragmatismo. Un lockdown dei non vaccinati non è tema all’ordine del giorno (ma non si scarta nessuna opzione nel caso i numeri lo richiedessero). Anche perché una misura del genere, pur avanzata anche da governatori della Lega e di Forza Italia, trova nettamente contrario Matteo Salvini, e pure agli ‘azzurri’ di governo risulterebbe difficilmente sostenibile. Insomma, oltre alla valutazione scientifica e statistica l’argomento è da maneggiare con cura sul piano politico. “Prima di dicembre non verrà presa nessuna decisione, ed è anche tutto da vedere se ci saranno delle novità”, spiega una fonte della Salute.


L’emergenza

Discorso identico per lo stato d’emergenza. La riflessione verrà svolta al momento opportuno, con la consapevolezza delle difficoltà giuridiche esistenti. La linea non cambia: nessun allarmismo, bisogna studiare i dati e muoversi di conseguenza, la risposta che verrà fornita ai Governatori riuniti domani nella Conferenza Stato-Regioni. Per comprendere che Natale passeranno gli italiani occorre aspettare ancora un po’.


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