Governo, Palazzo Chigi lavora al varo di un nuovo decreto contro il caro benzina entro la settimana

Governo, Palazzo Chigi lavora al varo di un nuovo decreto contro il caro benzina entro la settimana

Governo, Palazzo Chigi lavora al varo di un nuovo decreto contro il caro benzina entro la settimana


14 marzo 2022, ore 19:00

Dalla Lega ai Democratici, ciascuno dice la sua, aspettando le decisioni del premier Mario Draghi: taglio delle accise, assegno per l’energia, reddito energetico... E la procura di Roma apre un fascicolo sui rincari, contro ignoti e senza ipotesi di reato

Nel giorno della protesta dei trasportatori sul caro carburanti, si muovono politica e magistratura. E mentre si ode ancora l'eco delle parole del ministro della Transizione ecologica Cingolani - che ha definito "immotivati" e frutto di "una colossale truffa" gli aumenti dei prezzi - la procura di Roma apre un fascicolo per far luce sui rincari. Nulla di ben circostanziato: si tratta di un procedimento al momento contro ignoti e senza ipotesi di reato.

I partiti

Intanto dalla Lega al Partito Democratico, ognuno dice la sua, aspettando il premier Mario Draghi: taglio delle accise, assegno per l’energia, reddito energetico...Tutti però invocano tempi brevi, brevissimi per il nuovo provvedimento, entro il fine settimana. Il governo dal canto suo pensa ad un decreto con dentro soprattutto un tetto ai costi del gas, una tassa sugli extraprofitti delle società del settore e il taglio delle accise sulla benzina e sul gasolio. E per mettere in campo un primo pacchetto di misure anti-crisi l'esecutivo sta valutando pure la possibilità di utilizzare l'extra gettito Iva sui carburanti di questi mesi, preservando "la stabilità della finanza pubblica". Sul fronte delle bollette si starebbe valutando una ulteriore forma di rateizzazione.


Bruxelles

E tutto sempre in attesa delle scelte definitive di Bruxelles. L’idea di un tetto sui prezzi all’importazione era stata presentata sette giorni fa all’Ue dal premier Mario Draghi e dal ministro della Transizione energetica, Roberto Cingolani. Il limite indicato era a 80 euro a megawattora, con un doppio obiettivo: controllare i costi e versare meno risorse alla Russia, perché il Cremlino con quelle finanzia l’aggressione all’Ucraina. «Denaro insanguinato», lo chiama il dissidente russo Gerry Kasparov. Mercoledì si è tenuto un nuovo incontro sulla proposta fra il governo e la Commissione Ue, ma dai tecnici di Bruxelles sono arrivate soprattutto obiezioni. Si sostiene che con un tetto ai prezzi i Paesi fornitori potrebbero decurtare l’offerta di materia prima all’Europa, finendo per paralizzare interi settori dell’economia. Probabile però che pesi anche l’opposizione silenziosa dell’Olanda, a difesa del ruolo della piazza finanziaria di Amsterdam sui contratti del gas.


La Sardegna

Nel frattempo dilaga in tutta la Sardegna la protesta degli autotrasportatori contro il caro carburante, decisa nei giorni scorsi da quasi 300 operatori autoconvocati in assemblea a Tramatza (Oristano). La mobilitazione regionale è slegata da sigle sindacali e associazioni. A Cagliari i camionisti si sono ritrovati davanti al porto, così come a Porto Torres e a Olbia, e a Nuoro nella zona industriale di Pratosardo, ma senza causare blocchi ne' gravi disagi, tranne rallentamenti del traffico sulle principali strade statali. Gli autotrasportatori dell'isola hanno deciso di portare avanti la manifestazione nonostante l'annullamento dello sciopero nazionale di categoria previsto per oggi. Al centro della protesta l'aumento del costo del carburante, dei costi per la manutenzione dei mezzi e per la sostituzione degli pneumatici. Una situazione aggravata, in Sardegna, dai rincari dei trasporti marittimi. Tutti costi aggiuntivi che stanno mettendo a dura prova la tenuta delle aziende dell'autotrasporto dell'isola.


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