Gran Bretagna, in pole position per la successione a Liz Truss c'è Rishi Sunak. Sfuma l'ipotesi Johnson

Gran Bretagna, in pole position per la successione a Liz Truss c'è Rishi Sunak. Sfuma l'ipotesi Johnson

Gran Bretagna, in pole position per la successione a Liz Truss c'è Rishi Sunak. Sfuma l'ipotesi Johnson   Photo Credit: AgenziaFotogramma.it


24 ottobre 2022, ore 12:40 , agg. alle 13:45

L'ex cancelliere britannico avrebbe dalla sua la maggioranza del partito. L'elezione potrebbe arrivare già oggi. Intanto Boris Johnson annuncia che non tornerà a Downing Street, "non sarebbe la cosa giusta da fare"

In Gran Bretagna la corsa alla successione a Liz Truss è aperta. I Tory sono alla ricerca di un nuovo leader e del prossimo premier. In pole position c’è l’ex Cancelliere dello Scacchiere Rishi Sunak, che in queste ore ha formalizzato la sua discesa in campo, spianata dal ritiro di Boris Johnson.

UN PROFILO INEDITO

Di origini indiane, 42 anni, Rishi Sunak si è impegnato ieri, in un messaggio, ad attuare il manifesto elettorale Tory del 2019 e a rimettere in sesto un'economia che sta affrontando uno dei suoi momenti più difficili. Un obiettivo da raggiungere lavorando all'insegna "della competenza, dell'integrità e della responsabilità" ha dichiarato Sunak, utilizzando parole che sono suonate una volontà di discontinuità, e quindi di critica, rispetto ai predecessori. Sostenitore della Brexit, il suo profilo sarebbe gradito ai mercati. Già Cancelliere dello Scacchiere - il tradizionale nome del Ministro delle Finanze - e un passato alla Goldman Sachs, Rishi Sunak si candida a diventare, al netto di colpi di scena, il terzo leader britannico in tre mesi. Una figura inedita la sua, giovane, di origini indiane e ricchissimo. Sua moglie infatti, Akshata Murty, è figlia del miliardario indiano Narayana Murthy, fondatore del colosso informatico Infosys. 

BOJO SI RITIRA

Una candidatura che trova la strada spianata nel ritiro annunciato ieri da Boris Johnson. Pur avendo ricevuto più di 100 endorsement infatti, ha fatto capire l’ex premier, non sarebbe in grado di riunire le divisioni interne al partito. Un quorum, quello delle cento manifestazioni di sostegno, richiesto dagli organi del partito per essere ammessi alla corsa alla Presidenza e che quindi avrebbero consentito a Bojo di puntare al ballottaggio con Sunak, che dalla sua ne avrebbe circa duecento. Ma "purtroppo in questi giorni sono giunto alla conclusione che non sarebbe stata la cosa giusta da fare" ha proseguito Johnson nel messaggio di rinuncia. A pesare ancora anche gli scandali che lo hanno travolto, primo tra tutti il cosiddetto Partygate. Sfuma così ufficialmente l’ipotesi di un suo ritorno a Downing Street.

L'ELEZIONE POTREBBE ARRIVARE GIÀ OGGI

A questo punto si attende l'annuncio formale degli organismi interni al partito, previsto per le 14 ora locale, le 15 in Italia, per decretare il risultato: se Sunak resterà l'unico ad aver superato il quorum di 100 endorsement - o la Ministra Penny Mordaunt, unica sfidante rimasta in campo, si riallineerà in extremis dietro di lui - scatterà la proclamazione diretta per acclamazione da parte dei deputati senza necessità di un ballottaggio di fronte agli iscritti. Intanto l'opposizione laburista protesta, rilanciando la richiesta di elezioni anticipate.


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