"Grazie a lei sembrava tutto più facile": quella volta che la Wertmüller propose uno show del sabato sera a Sandra Milo

"Grazie a lei sembrava tutto più facile": quella volta che la Wertmüller propose uno show del sabato sera a Sandra Milo

"Grazie a lei sembrava tutto più facile": quella volta che la Wertmüller propose uno show del sabato sera a Sandra Milo


09 dicembre 2021, ore 20:00

All’età di 93 anni muore un'icona del cinema di tutti i tempi, la Wertmüller – regista e scrittrice – con i suoi film e i personaggi cult rivoluzionò il grande e piccolo schermo

Mi tremavano le gambe quando mi disse di fare un programma di sabato sera”, Sandra Milo – una delle ultime dive de La Dolce vita felliniana - ricorda con commozione Lina Wertmüller (scomparsa a Roma all'età di 93 anni). Il mondo del cinema e della tv piange una grande artista che ha rivoluzionato il "grande ed il piccolo schermo" con una nuova grammatica comunicativa. L'amore per i titoli lunghi – come nel caso del film "Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare di agosto” – è solo una delle tante novità portate al cinema dalla Wertmüller. Unica, inimitabile. In occasione dei suoi 90 anni riceve la chiamata del Capo dello Stato Sergio Mattarella.

IL RICORDO DI SANDRA MILO A RTL 102.5 NEWS

Nel corso di Trends & Celebrities, su RTL 102.5 News, Sandra Milo parla della Wertmüller intervenendo al telefono con Francesco Fredella, Simone Palmieri e Jody Cecchetto. "Era una donna unica. Una grande regista, una scrittrice straordinaria. Ma sapete cosa aveva di davvero straordinario? Aveva una presenza rassicurante, un modo di essere e di fare che ti faceva star bene", racconta la Milo. "La ricordo con grande affetto e quando lavorava con Garinei e Giovannini - era già molto apprezzata, ma non era la Wertmüller che conosciamo tutti - aveva scritto un programma con Antonello Falchi per la televisione - mentre io ero giovane e mi chiese se volessi condurre le prime quattro puntate di sabato sera. Mi scrisse una canzoncina che dovevo cantare seduta su un'altalena al Teatro delle Vittorie di Roma. Non immaginate che tensione, che emozione. Grazie a lei, però, sembrava tutto più facile".

UN CARATTERE FORTE

Ha sempre avuto carattere. Grinta da vendere. La Wertmüller si raccontava così in un'intervista all'Ansa: "Sono stata addirittura cacciata da undici scuole e sul set ho sempre comandato io". Tutto vero. "Sono andata dritta per la mia strada, scegliendo sempre di fare quello che mi piaceva", continua a raccontare in una delle sue recenti interviste. Come darle torto? Lina Wertmüller viene ricordata anche per essere stata la prima donna ad ottenere una nomination come migliore regista grazie a "Pasqualino settebellezze" (1976), ma al tempo stesso ha sempre strizzato l'occhio al "piccolo schermo" con i suoi "sceneggiati" di successo. Cambia radicalmente il modo di fare televisione sperimentando sempre nuovi generi. Collaborando, persino, alla prima Canzonissima della Rai. Sicuramente - dal punto di vista cinematografico - la "scuola Fellini", padre per antonomasia de La Dolce vita, lascia un segno indelebile nel suo percorso artistico. Dal 2019 sulla Walk of Fame al 7065 di Hollywood Boulevard,a a 300 metri dal Chinese Theatre, c’è una stella che si chiama Lina Wertmüller.


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