Grillo al M5S: "Siamo appestati, tutti contro di noi. Regola due mandati sia legge di Stato"

Grillo al M5S: "Siamo appestati, tutti contro di noi. Regola due mandati sia legge di Stato"

Grillo al M5S: "Siamo appestati, tutti contro di noi. Regola due mandati sia legge di Stato"


23 luglio 2022, ore 10:49

Il garante del movimento è tornato a ribadire l'importanza della regola dei due mandati

In un momento sicuramente non facile per il Movimento cinque stelle torna a parlare il suo garante e fondatore. "L'Italia si merita tante cose e noi non siamo riuscite a farle" scrive Beppe Grillo sul suo blog, dicendo di sentirsi anch'egli "colpevole". Le parole di Grillo arrivano in una fase estremamente delicata per il movimento dopo l'innesco della crisi del governo Draghi. "Abbiamo fatto qualcosa di straordinario" continua Grillo. "Sono tutti contro di noi. Siamo degli appestati. E quando tutti, compresi i bulli della stampa, sono contro di noi significa una sola cosa: vuol dire che abbiamo ragione".

La regola dei due mandati

"Noi siamo antibiotico" scrive Grillo sul suo blog. "Se perdiamo questo perdiamo il baricentro in cui collocarci". Il garante torna a parlare di uno di quelli che furono i punti cardine del programma di governo del Movimento cinque stelle, ossia la cosiddetta "regola dei due mandati". Una regola che Grillo definisce come "la luce nella tenebra", "l'interpretazione della politica in un nuovo modo, come un servizio civile". Il garante ha ricordato la nascita di questa e di altre regole con Gianroberto Casaleggio, non per "l'esperienza" ma perché ci vuole una "interpretazione della politica in un nuovo modo". Non solo, Grillo rilancia: "Noi siamo questi e la legge dei due mandati deve diventare una legge di Stato. L'Italia si merita una legge sui due mandati e sui cambi di casacca".

La stoccata a Di Maio

Proprio parlando dei "cambi di casacca" Grillo parla di "sconvolgimenti" e "defezioni" che hanno coinvolto il movimento, citando da ultimo la fuoriuscita del ministro degli Esteri Luigi Di Maio. "C'è gente che fa questo lavoro, entra in politica per diventare poi una "cartelletta". Gigino "a cartelletta" ora è di là che aspetta il momento di archiviarsi in qualche ministero della Nato. Ed ha chiamato decine e decine di cartellette che aspettano come lui di essere archiviate a loro volta in qualche ministero".

"Nessuno si merita questo Parlamento"

"Ho guardato il Parlamento mentre Draghi parlava e non era Draghi che mi sconcertava ma la visione di quel parlamento lì", scrive ancora Grillo sul blog. "Una visione vecchia, di gente che è lì da trenta o quarant'anni e in cui cominciavamo ad essere dentro anche noi, noi che siamo pure il gruppo più giovane. Questo Parlamento qui non se lo merita nessuno, figuriamoci Draghi. Non se lo merita neanche l'ultimo degli italiani".


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