I Corazzieri, la guardia del Capo dello Stato e del Quirinale

I Corazzieri, la guardia del Capo dello Stato e del Quirinale

I Corazzieri, la guardia del Capo dello Stato e del Quirinale


25 gennaio 2022, ore 14:08

Chiunque sarà il prossimo presidente della Repubblica c’è già una certezza, ad accoglierlo e a vegliare su di lui ci sarà il Reggimento Corazzieri dell’Arma dei Carabinieri

Nella guardia d’onore che saluterà il prossimo presidente della Repubblica c’è anche l’Appuntato Scelto Q.S. Gianpiero Bassetto, che a dispetto del nome, con i suoi 207 cm. è il Corazziere più alto in servizio e, stando alle memorie, anche il più alto di sempre. Ci sarà Rocky il cavallo del Comandante del Reggimento, Generale di Brigata Luciano Magrini, un imponente ed esperto esemplare irlandese, baio scuro, con ottimi trascorsi sportivi. Ma scopriamo qualcosa in più sul Reggimento dei Corazzieri, che affascinano tutti in Italia e nel mondo.

UNICA FORZA DI POLIZIA OPERANTE ALL’INTERNO DEL QUIRINALE

I compiti dei Corazzieri prevedono la sicurezza ravvicinata del Presidente della Repubblica, la Guardia d'onore, la sicurezza delle residenze presidenziali, la Guardia e scorta d'onore ai Capi di Stato in visita di Stato e ufficiale, nonché i servizi di rappresentanza (servizi a piedi; schieramenti a cavallo; scorte in motocicletta; scorte a cavallo).

UNIFORMI ED EQUIPAGGIAMENTI

Impeccabili, perfettamente addestrati e immediatamente riconoscibili nella loro imponenza e nelle magnifiche uniformi storiche. L’Uniforme di Gran Gala (per le circostanze più solenni) è l’unica che prevede l’uso della corazza e del pennacchio sull’elmo. Ogni corazza ha un peso di circa 8 chili, ogni elmo di circa 2 chili. La criniera dell’elmo un tempo era fatta di crini equini (oltre 150), ora è sintetica. Nasce come elemento di protezione del collo del militare da possibili fendenti di sciabola. Il Comandante del Reggimento indossa un pennacchio di piume d’airone. La sciabola del Corazziere è anch'essa “unica” tra quelle delle Forze Armate. E poi ci sono le magnifiche motociclette, in taglia extralarge, appositamente realizzate per i Corazzieri. Sono in uso le Moto Guzzi California 1400 Touring che vengono impiegate durante gli spostamenti del Presidente della Repubblica o dei Capi di Stato esteri in visita in Italia (4 o 8 unità, in relazione al protocollo dell’evento), per scortare gli ambasciatori stranieri in occasione delle presentazioni delle Lettere Credenziali (2 unità) o durante le parate militari (fino a 12 motociclette).

CAVALLI E SCUDERIE

Dall'imponente maneggio coperto collocato al centro di Roma ai 18 chili di cibo quotidiano per i cavalli. Sono i co protagonisti indiscussi delle cerimonie presidenziali, i cavalli dei Corazzieri sono imponenti e particolarmente ben addestrati. Sono 50, scuderizzati nelle strutture della caserma A.N. di Sanfront (vicino al Quirinale) e in quelle del 4° Reggimento Carabinieri a Cavallo di Roma- Tor di Quinto, dove, peraltro, vengono addestrati i giovani cavalli da inserire, una volta pronti, negli schieramenti e nelle scorte d’onore. I cavalli dei Corazzieri devono possedere, come requisiti essenziali, un’altezza di almeno 170 cm misurata al garrese ed il colore del mantello tra il baio chiaro ed il baio scuro (fino al morello). Restano in servizio per circa vent’anni, dopo i quali si “ritirano” nella Tenuta Presidenziale di Castelporziano. Pulizia e cura, allenamento sono le attività quotidiane, mangiano, al dì, in più riprese, un totale di circa 15 kg. di fieno e 3 kg. di mangime (un misto contenente per lo più cereali, come l’avena).

LE ORIGINI

I Savoia come Capi di Stato avevano una guardia del corpo fin dal 1383. Il ruolo fu assunto dai Carabinieri Reali fin dalla loro fondazione nel 1814. Nel 1848 gli squadroni dei Carabinieri Reali si resero protagonisti della celebre carica di Pastrengo con cui salvato la vita del re minacciato dai soldati austro-ungarici. Il nome “Corazzieri” ebbe origine nel 1842 in occasione del matrimonio a Torino tra il Duca di Savoia Vittorio Emanuele II e Maria Adelaide di Lorena, ma in quell'occasione il reparto non fu stabilizzato. Cosa che invece avvenne nel 1868 in occasione di un altro matrimonio, il 7 febbraio a Firenze, quello tra il Principe ereditario Umberto e Margherita di Savoia. Il reparto di scorta a cavallo di 80 Carabinieri indossanti una uniforme con corazza non fu più sciolto, e attraverso varie modifiche formali è giunto fino ad oggi, con il nome che ha assunto nel 1992 di Reggimento Corazzieri. Il 13 giugno 1946, dopo il Referendum che istituì la Repubblica, Umberto II sciolse i Corazzieri dal giuramento di fedeltà alla Monarchia ma non da quello allo Stato italiano.

REQUISITI PER L’ARRUOLAMENTO NEI CORAZZIERI

Gli aspiranti devono avere un’altezza minima di 1,90 m., ma da 5 anni a questa parte, considerato l’incremento dell’altezza media generale, si tende a inserire nel Reparto militari di almeno 195 cm. Diversi corazzieri superano oggi i 2 metri. Dopo un tirocinio pratico della durata di sei mesi, svolgono un esame, ma la formazione del Corazziere continua nel corso di tutta la sua futura carriera, con una particolare attenzione alla cura della salute ed alla forma fisica, per poter, tra l’altro, sopportare i servizi più gravosi, come quelli che prevedono l’uniforme di Gran Gala, col suo peso di circa 10 chilogrammi dato da elmo e corazza, da indossare per ore, sia a piedi che a cavallo ed in qualsiasi condizione atmosferica. I Corazzieri si addestrano anche per servizi in cui devono rimanere in piedi immobili per oltre due ore e mezza, anche con indosso corazza ed elmo.


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