Il caro prezzi svuota il carrello della spesa. E’ boom per i discount

Il caro prezzi svuota il carrello della spesa. E’ boom per i discount

Il caro prezzi svuota il carrello della spesa. E’ boom per i discount   Photo Credit: Fotogramma.it


08 giugno 2023, ore 08:00

Nel tentativo di risparmiare e combattere gli effetti dell’inflazione gli italiani vanno a caccia di offerte nella grande distribuzione e nei discount

La crescita dei prezzi spinge in alto la spesa delle famiglie costrette però a comprare meno prodotti. Ad aprile infatti - secondo gli ultimi dati diffusi dall'Istat - le vendite al dettaglio sono cresciute del 3,2% in valore rispetto allo stesso mese del 2022, ma sono diminuite del 4,8% in volume.

ASSALTO AI DISCOUNT

E gli italiani cercando di risparmiare e di difendersi dall'inflazione si rivolgono sempre più alla grande distribuzione e ai discount alimentari. Market e supermarket hanno registrato ad aprile un +7,2% tendenziale delle vendite in valore (a fronte del +3,2% generale), mentre le imprese operanti su piccole superfici hanno perso terreno anche in valore (-1,1%). I discount alimentari all'interno della grande distribuzione hanno segnato un aumento delle vendite tendenziale del 9,2% mentre i supermercati hanno registrato un +7,4%. Se si guarda ai primi quattro mesi dell'anno le vendite sono cresciute nel complesso del 5,2% con una grande differenza tra la grande distribuzione (+7,8%) e i piccoli negozi (+2,5%). I discount alimentari hanno registrato un +9,1%.

NON SOLO ALIMENTARI, I RINCARI NEGLI ALTRI SETTORI

Con le famiglie che tirano la cinghia fanno fatica soprattutto i piccoli negozi che non vendono alimentari che registrano un calo di vendite in valore nonostante l'aumento dei prezzi dell'1,9% ad aprile su base tendenziale e un aumento dell'1,9% nei primi quattro mesi sempre su base tendenziale. Per quanto riguarda i beni non alimentari, si registrano variazioni tendenziali eterogenee tra i gruppi di prodotti. L'aumento maggiore riguarda i prodotti di profumeria, cura della persona (+7,9%) mentre i prodotti farmaceutici registrano il calo più sostenuto (-3,2%). Se si guarda al dato congiunturale ad aprile 2023 si stima rispetto a marzo un aumento per le vendite al dettaglio in valore (+0,2%) e un calo in volume (-0,2%). Sono in crescita le vendite dei beni alimentari (+0,9% in valore e +0,6% in volume) mentre quelle dei beni non alimentari registrano una diminuzione (-0,4% in valore e -0,7% in volume). Le associazioni dei commercianti esprimono preoccupazione e chiedono al Governo sostegni per favorire la ripresa dei consumi. "A soffrire - sottolinea Federdistribuzione - non è solo il comparto alimentare ma anche le categorie del non alimentare, in particolare l'abbigliamento, che più risentono dell'andamento meteorologico e di una stagione estiva in forte ritardo. In questa prospettiva di incertezza, occorre quindi il massimo impegno per favorire la ripresa dei consumi, attraverso il sostegno alle famiglie e alle imprese".


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