Il contropiede di Putin: annuncia una parziale mobilitazione militare e lancia nuove accuse all'Occidente

Il contropiede di Putin: annuncia una parziale mobilitazione militare e lancia nuove accuse all'Occidente

Il contropiede di Putin: annuncia una parziale mobilitazione militare e lancia nuove accuse all'Occidente


21 settembre 2022, ore 10:46

In un messaggio TV alla nazione, Putin annuncia una parziale mobilitazione militare e annuncia il richiamo dei riservisti; poi aggiunge che Mosca userà tutti i mezzi a sua disposizione per proteggersi e per fermare chi vuole il dominio mondiale; e tra le righe spunta la minaccia nucleare

La chiave di lettura più diffusa è che Putin cerchi la scintilla per una ripartenza in un momento di difficoltà. Nello scorso febbraio, il capo del Cremlino si illudeva di risolvere la questione Ucraina con una guerra lampo. Non è stato così, l’esercito russo si è rivelato meno potente e meno organizzato di quanto si potesse pensare. Nelle ultime settimane la controffensiva ucraina ha costretto l’esercito di Mosca ad arretrare. La Cina invita le parti coinvolte nella crisi in Ucraina al cessate il fuoco e a impegnarsi con il dialogo e le consultazioni al fine di una risoluzione pacifica: insomma, da Pechino nessun particolare sostegno alla Russia.

MOBILITAZIONE CON I RISERVISTI

In un messaggio televisivo a tutta la nazione, Vladimir Putin ha dichiarato una parziale mobilitazione militare della Russia. Secondo quanto ha dichiarato il capo del Cremlino “saranno arruolate soltanto le persone che fanno parte della riserva militare, dando la priorità a coloro che hanno prestato servizio nelle forze armate che hanno esperienza e una particolare specializzazione militare. Prima di essere inviati in servizio le persone arruolate dovranno seguire una formazione speciale obbligatoria, basata sull’esperienza acquisita durante l’operazione militare speciale”.

OCCIDENTE NEL MIRINO

La propaganda russa ha nuovamente messo nel mirino il mondo occidentale e ha alzato ulteriormente i torni. Questo un altro passaggio dell’intervento del presidente Vladimir Putin: “Nella sua aggressiva politica anti-russa, l'Occidente ha superato ogni limite. L’obiettivo dell’Occidente è indebolire, dividere e distruggere la Russia. Useremo tutti i mezzi a nostra disposizione, coloro che stanno cercando di usare il ricatto nucleare contro la Russia scopriranno che le carte in tavola possono essere rivoltate contro di loro. Non sto bluffando".

UCRAINA, NESSUN PASSO INDIETRO

Sulla guerra in Ucraina, Putin non molla il colpo. Anzi: “L’operazione speciale militare era inevitabile. I nostri obiettivi sono invariati, vogliamo la liberazione ( ma sarebbe più appropriato parlare di occupazione…) di tutto il Donbass. I territori dell'Ucraina che hanno annunciato il referendum per l'adesione alla Russia hanno il sostegno di Mosca”.

DRAGHI E MELONI SULLA STESSA LINEA

Le reazioni al discorso di Putin sono unanimi: ci sono la consapevolezza che il presidente russo alza i torni e fa la faccia cattiva per mascherare la debolezza e le difficoltà; ma anche la preoccupazione per la minaccia nucleare. “La comunità internazionale deve restare unita e ferma contro l'arroganza di Mosca”. Questo l'appello del premier italiano, Mario Draghi, durante l'assemblea dell'Onu nella quale ha ribadito che l'Italia resterà con l'Unione Europea e con la Nato. Sul tema sanzioni, Draghi ha sottolineato che hanno avuto un effetto dirompente sulla macchina bellica russa, sulla sua economia. In una intervista a RTL 102.5 la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni afferma: “Il discorso di Putin tradisce una grandissima difficoltà, debolezza. E' una mossa abbastanza disperata che precede due azioni, il referendum farsa per annettere i territori ucraini occupati e la mobilitazione parziale, con cui cercherà di mandare a morire le minoranze e i disperati. Tutto questo mi pare tradisca disperazione".


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