Il Covid-19 colpisce il vino, per la prima volta in trent'anni cala l'export, -4%

Il Covid-19 colpisce il vino, per la prima volta in trent'anni cala l'export, -4%

Il Covid-19 colpisce il vino, per la prima volta in trent'anni cala l'export, -4%


10 agosto 2020, ore 15:08

In Italia è iniziata la vendemmia. Negli ultimi anni la data d'inizio è stata anticipata

Trend in diminuzione del 4% nel 2020 per le vendite di vino italiano nel mondo che fanno registrare "una storica inversione di tendenza che non ha precedenti negli ultimi 30 anni a causa delle difficoltà registrate dalla ristorazione in tutto il mondo per l'emergenza coronaviru

Lo studio

A rilevarlo è Coldiretti con un'analisi sulla base dei dati Istat relativi ai primi cinque mesi dell'anno in occasione dell'inaugurazione della vendemmia. L'organizzazione agricola aggiunge che è "un dato preoccupante dopo il record storico di 6,4 miliardi fatto segnare lo scorso anno per le esportazioni di vino Made in Italy".

Il consumo all'estero

Viene sottolineato che "in Cina, dove il virus ha colpito per primo, il consumo di bottiglie tricolori fra gennaio e maggio 2020 è crollato in valore del 44%, nel Regno Unito le vendite sono scese di quasi il 12%, anche a causa delle incertezze e delle tensioni legate alla Brexit, la Francia ha ceduto il 14% mentre l'export in Germania e Stati Uniti, due dei principali mercati per l'Italia, è in leggero calo (- 1%)". Si ricorda inoltre che "sul commercio con gli Usa pende la scure dei dazi del presidente degli Stati Uniti Donald Trump il cui verdetto sarà noto a breve e potrebbero colpire proprio il vino con un valore delle esportazioni di oltre 1,5 miliardi di euro, prodotto agroalimentare italiano più venduto negli States".

Vendemmia al via

Prende il via in tutta Italia la vendemmia 2020 con una produzione di vino Made in Italy stimata attorno ai 45 milioni di ettolitri, in calo di circa il 5% rispetto allo scorso anno. Il dato produttivo genera un "testa a testa con i cugini francesi per il primato mondiale" secondo un'analisi Coldiretti in occasione del distacco del primo grappolo di uva in Italia nell'azienda agricola Faccoli a Coccaglio, nella provincia di Brescia in Franciacorta, che inaugura l'inizio della vendemmia con le uve Chardonnay per la produzione di spumanti. L'organizzazione agricola sottolinea dunque che "si prospetta una sfida all'ultimo acino con la Francia, dove la produzione è stimata fra 44,7 e 45,7 milioni di ettolitri, secondo il Servizio statistica e previsioni del ministero dell'agricoltura d'Oltralpe, mentre in Spagna si stimano fra 43 e i 44 milioni di ettolitri". Coldiretti sostiene che "dal punto di vista temporale l'inizio della vendemmia è praticamente in linea con quello degli ultimi anni che, per effetto dei cambiamenti climatici, evidenziano però un anticipo di circa un mese rispetto a 30 anni fa".

Le previsioni

Viene sostenuto inoltre che "nonostante un meteo pazzo con caldo africano alternato a bombe d'acqua e grandinate si prevede per l'Italia una annata di buona/ottima qualità anche se l'andamento della raccolta dipenderà molto dal resto del mese di agosto e da quello di settembre per confermare le previsioni anche sul piano quantitativo". Coldiretti conclude affermando che "la produzione tricolore sarà destinata per circa il 70% a vini Docg, Doc e Igt e il restante 30 per cento per i vini da tavola".


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