Il fatidico sì pronunciato da tante coppie sotto le bombe. Una promessa che sa di speranza

Il fatidico sì pronunciato da tante coppie sotto le bombe. Una promessa che sa di speranza

Il fatidico sì pronunciato da tante coppie sotto le bombe. Una promessa che sa di speranza


03 maggio 2022, ore 18:00

La speranza supera il dolore, la paura di un futuro che ti fa guardare già a quel che accadrà nelle prossime ore. E allora la promessa di un futuro insieme resiste alle bombe. L’ultima cerimonia nuziale si è svolta nel reparto dove lei è ricoverata dopo aver perso le gambe su una mina

Dall’inizio della guerra sono più di 22mila le nozze celebrate, tra chi fa delle macerie un altare e chi si sposa in mimetica. L’ultimo matrimonio è quello di Oksana, un’infermiera di Lysychansk di 23 anni, e di Victor. Stanno insieme da sei anni, hanno due bambini, e si sono sposati in ospedale a Leopoli dove lei sta aspettando un intervento di chirurgia protesica. Il ballo degli sposi ha commosso tutti, lui che la tiene letteralmente in braccio e ondeggia nel piccolo spazio circondato da persone che guardano e lei che nasconde il viso nella spalla del neomarito. Oksana non può volteggiare nella sala del banchetto del suo matrimonio, la sera del 27 marzo è saltata su una mina che le ha strappato via dal corpo le gambe e quattro dita della mano sinistra. Stava tornando a casa lungo un percorso familiare, una via della cittadina nella provincia di Lugansk, con il suo compagno Victor rimasto illeso per un vero miracolo.

LA SPERANZA SOPRA LA TRISTEZZA

Oksana e Victor hanno comprato le fedi nuziali e trovato un vestito bianco, alla torta hanno pensato i volontari. La cerimonia e il rinfresco si sono svolti nel reparto dove lei è ricoverata. Gli sposi hanno postato il video del matrimonio su Telegram, lei con la sua coroncina di fiori rosa, lui con i capelli a spazzola.

LA STORIA DI NASTYA E ANTON

Il velo bianco e un mazzo di fiori per la sposa in giubbotto di pelle nera e stivali da battaglia, tipo anfibio. Per le foto del loro matrimonio, i due neosposi ucraini, Nastya Gracheva and Anton Sokolov, un mese fa hanno scelto il cortile di un palazzo bombardato di Kharkiv. Prima dell'inizio della guerra Nastya era infermiera e Anton medico: ora, oltre a fornire assistenza medica gratuita, si occupano di raccogliere fondi per l'acquisto di medicine per chi ne ha bisogno.

LESIA E VALERII

Il fatidico sì l’hanno pronunciato al fronte in mimetica ed elmetto. Tutti e due in mimetica e con l'elmetto. Lei con un velo appuntato tra i capelli e un improvvisato bouquet in mano, lui accanto con indosso il giubbotto antiproiettile. Era lo scorso 6 marzo, le foto scattate dai compagni mostra la coppia, sorridente mentre si scambia le fedi al fronte, in un posto di blocco vicino Kiev. Si sono sposati così al fronte, Lesia e Valerii, due membri delle forze di difesa territoriale dell'Ucraina.


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