Il gasdotto Nord Stream è stato sabotato. Le conclusioni svedesi, mentre in Ucraina si continua a combattere

Il gasdotto Nord Stream è stato sabotato. Le conclusioni svedesi, mentre in Ucraina si continua a combattere

Il gasdotto Nord Stream è stato sabotato. Le conclusioni svedesi, mentre in Ucraina si continua a combattere   Photo Credit: Foto: AgenziaFotogramma.it


18 novembre 2022, ore 13:00

Nel corso delle indagini sono state trovate tracce di esplosivo. Per Papa Francesco intanto la pace è possibile, mentre Kiev invita a fare scorta di acqua e cibo

Il gasdotto Nord Stream è stato sabotato: è questa la conclusione a cui è giunto il procuratore svedese Mats Ljungqvist, titolare dell'indagine sulle esplosioni che hanno colpito Nord Stream 1 e 2 il 26 settembre scorso.

TRACCE DI ESPLOSIVO

"Durante le indagini sulla scena del crimine condotte nel Mar Baltico sono stati raccolti molti reperti e l'area è stata accuratamente analizzata" - ha dichiarato Ljungqvist in un comunicato stampa - "le analisi effettuate mostrano residui di esplosivo su diversi oggetti estranei rinvenuti. Il lavoro di analisi avanzata continua per trarre conclusioni più affidabili sull'incidente". Il procuratore sottolinea che la collaborazione con il governo svedese e quello di altri Paesi è eccellente e non è ancora chiaro se qualcuno sarà accusato di reato. Dal Cremlino intanto, il portavoce Dmitry Peskov ha commentato che è importante stabilire "chi vi sia dietro alle esplosioni".

PAPA FRANCESCO, LA PACE É POSSIBILE

Mentre in Svezia si indaga, Papa Francesco è tornato a parlare di pace in Ucraina in un'intervista a La Stampa. Per Bergoglio pace "è possibile. Però bisogna che tutti si impegnino per smilitarizzare i cuori. Dobbiamo essere tutti pacifisti. Volere la pace, non solo una tregua che magari serva solo per riarmarsi". Il Pontefice conferma poi la disponibilità del Vaticano a "fare tutto il possibile per mediare e porre fine al conflitto in Ucraina", sottolineando che la Segreteria di Stato del Vaticano sta lavorando e valutando qualsiasi ipotesi "dando valore a ogni spiraglio che possa portare verso un cessate il fuoco vero, e dei negoziati veri".

KIEV, LA GUERRA PUÒ FINIRE PRIMA DELLA LIBERAZIONE DEI TERRITORI

Ma il conflitto in Ucraina potrebbe finire anche prima che Kiev liberi tutti i territori occupati dai russi con mezzi militari. A dirlo ai giornalisti è il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak, commentando le dichiarazioni del Capo di Stato Maggiore americano Mark Milley, secondo cui la probabilità di liberazione militare di tutti i territori occupati dai russi, compresa la Crimea, è molto bassa.



 

IN UCRAINA ANCORA BOMBARDAMENTI

In Ucraina intanto si continua a combattere. Nella notte nuovi bombardamenti russi hanno colpito Nikopol, città di fronte alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, e Dnipro. I russi fortificano le difese in Crimea, mentre l’amministrazione comunale di Kiev ha invitato i cittadini a fare scorte di acqua e cibo in previsione di ulteriori attacchi. Secondo il Presidente Zelensky, dopo l'ultima offensiva russa alle infrastrutture energetiche del Paese, sono 10 milioni le persone senza elettricità, mentre ieri è caduta la prima neve.


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