Il papà che tiene in braccio Mustafa, il bimbo senza arti: cosa c'è dietro la foto simbolo del dramma siriano

Il papà che tiene in braccio Mustafa, il bimbo senza arti: cosa c'è dietro la foto simbolo del dramma siriano

Il papà che tiene in braccio Mustafa, il bimbo senza arti: cosa c'è dietro la foto simbolo del dramma siriano


24 ottobre 2021, ore 16:57

"Abbiamo cercato per anni di farci sentire per aiutare mio figlio con i trattamenti, faremmo di tutto per dargli una vita migliore", ha detto in un’intervista al Washington Post la signora Zeinab, madre del bimbo protagonista dello scatto virale. La malformazione del figlio è conseguenza dell'assunzione di farmaci da parte della madre, colpita da gas nervino

La foto, che è già un simbolo delle tragedie del conflitto in Siria, ha come protagonista Mustafa, un bimbo siriano di cinque anni nato senza braccia e gambe, immortalato mentre sorride con il padre, mutilato di una gamba. A scattarla, il turco Mehmet Aslan, che con quello scatto commovente ha vinto il Siena International Photo Awards (Sipa) 2021.

La madre del bimbo: “Abbiamo fatto di tutto per aiutare Mustafa, per lui sogniamo una vita migliore”

"Abbiamo cercato per anni di farci sentire per aiutare mio figlio con i trattamenti, faremmo di tutto per dargli una vita migliore", ha detto in un’intervista al Washington Post la signora Zeinab, madre del bimbo protagonista dello scatto virale. La malformazione del figlio è conseguenza dell'assunzione di farmaci da parte della madre, colpita da gas nervino.

La storia dei protagonisti dello scatto, simbolo delle tragedie del conflitto in Siria

La foto di Aslan è stata catturata nel distretto di Reyhanli, nella provincia turca di Hatay, al confine con la Siria. Il padre che tiene in braccio il bimbo è un uomo senza gamba, persa a causa di una bomba. Il piccolo è nato senza arti inferiori e superiori per una malformazione provocata dall’assunzione di farmaci da parte della madre che, durante la guerra, è stata colpita anche dal gas nervino. La foto è stata selezionata dalla giuria fra decine di migliaia di immagini inviate da fotografi di 163 Paesi.

Iacomini (Unicef): “Quella foto svegli le coscienze dei leader mondiali”

"E' doloroso dover ancora una volta commentare una foto su una tragedia che non è finita: la guerra in Siria. Quello scatto sta facendo il giro del mondo, ma speriamo di non trovarci di fronte all'ennesima prova di indignazione a intermittenza. Come quella drammatica di Aylan, speriamo che questa foto svegli le coscienze dei leader mondiali". A dirlo è Andrea Iacomini, portavoce di Unicef Italia, commentando lo scatto di Aslan. "Il dramma nel dramma sono i bambini con gravi disabilità, che rappresentano la parte più debole nei conflitti", ha aggiunto Iacomini.


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