Il post in fabbrica, Siemens apre a 31 profili e in media sono 60 le posizioni aperte ogni mese

Il post in fabbrica, Siemens apre a 31 profili e in media sono 60 le posizioni aperte ogni mese

Il post in fabbrica, Siemens apre a 31 profili e in media sono 60 le posizioni aperte ogni mese


02 dicembre 2020, ore 10:33 , agg. alle 11:50

Azienda leader nei settori industria, infrastrutture e trasporti, Siemens nel 2017 ha firmato un accordo sindacale nell’ambito dello smart working

Torna l’appuntamento con Il post in fabbrica, la rubrica di RTL 102.5 in collaborazione con Confindustria e Unimpiego. Siemens, gruppo mondiale leader nei settori industria, infrastrutture e trasporti, e che in Italia ha il quartier generale a Milano, oltre che sedi a Genova, Torino, Padova, Bologna, Roma e Piacenza, dove è presente un digital experience center dedicato a imprese, scuole e università. La società, nonostante la corporation tedesca, è presente in Italia da oltre 120 anni, dove ci sono 2700 dipendenti e ricerca oggi stesso 31 persone. In media sono 60 le posizioni aperte ogni mese, ha spiegato uno dei responsabili del personale, Marco Scorti, in diretta su RTL 102.5.

Abbiamo posizioni aperte in modo ricorrente. Ricerchiamo categorie di profilI altamente tecnici, non necessariamente specializzati. I nostri business sono molti e differenti, dalla parte industriale alla mobilità e alle infrastrutture. Ci sono anche aziende del gruppo Siemens che si occupano di energia e di ambito bio medico. Al mondo ricerchiamo tra le 3 e 4.000 posizioni, aperte anche agli italiani e, per chi volesse fare esperienze internazionali, è una grande opportunità” ha raccontato Marco Scorti, precisando che sul nostro territorio sono 31 le posizioni aperte, tipicamente sono una sessantina per mese perché si aprono e si chiudono. “Fino allo scorso anno erano tra le 80 e le 100 le posizioni disponibili ogni mese, ma la pandemia ha impattato sulla società” ha spiegato Scorti.


Siemens è stata la prima società che nel 2017 ha firmato un accordo sindacale nell’ambito dello smart working: “Il Covid nel nostro caso specifico ci ha fatto fare un passo indietro, da smart working a remote. Questo non è proprio lo spirito dello smart working. Siamo abituati a intervistare da casa, a fare processi di selezione anche molto complessi da remoto” ha fatto sapere Scorti, precisando quali sono i profili richiesti: “Sono 31 le posizioni aperte e nello specifico per i settori customer service per supportare il cliente tecnicamente, vendita, ingegneristico, finanza, ricerca e sviluppo. Sono posizioni aperte a tutti – ha rassicurato Scorti, spiegando che la società non pone vincoli di età – nonostante stia cercando di abbassare l’età media inserendo il più possibile giovani, ma questo non è un vincolo. Vogliamo che le posizioni siano accessibili a tutti. Requisito fondamentale è che, tipicamente, l’80% delle posizioni è ricoperto da profili tecnici di due categorie, uno ingegneristico, quindi si parla di ingegneria meccanica, elettrica, elettronica ed informatica, mentre l’altro è il mondo tecnico dei periti, elettrotecnici, meccanici, informatici”.


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